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“Dissalatore Mola, opera necessaria alla messa in sicurezza idrica”

Autorità Idrica: "Questi lavori sono in atto già da mesi e saranno incrementati nel corso di tutto il 2022".

Commercio e imprese sostengono il progetto del dissalatore

Dall’Autorità Idrica Toscana

L’Autorità Idrica Toscana è un Ente pubblico. Regola e controlla il servizio idrico integrato a tutela dei cittadini toscani, rappresentando tutti i Comuni della nostra Regione. Il suo compito è tutelare la disponibilità idrica sull’intero territorio regionale e controllare le società di gestione del servizio idrico, affinché operino costantemente per fornire acqua potabile e depurazione dei reflui.

Il progetto del dissalatore di Mola è un’opera strategica della Regione Toscana, riconosciuta tale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è fondamentale per la messa in sicurezza dell’Isola d’Elba. I costi di realizzazione sono totalmente coperti dal piano economico e tutti gli atti del progetto hanno passato il vaglio di una decina di istituzioni pubbliche. Infatti l’attività di monitoring sul progetto è già stata eseguita, e il Comune di Capoliveri, fino a qualche anno fa, ha sempre dato parere positivo alla costruzione dell’opera. Successivamente (per controversie politiche) alcuni amministratori di Capoliveri hanno cambiato idea. Hanno fatto cinque ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale e li hanno persi tutti. Hanno sollecitato alcune interrogazioni parlamentari e ministeriali che non hanno avuto alcun esito a loro favore. Hanno interpellato la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha ribadito che l’opera è legittima e necessaria. Quindi il progetto del dissalatore ha tutte le carte in regola per essere concretizzato.

Da tempo docenti universitari, geologi, ingegneri idraulici ed esperti ambientali ci spiegano che l’Elba non ha risorse sufficienti per l’autonomia idrica, che il tubo sottomarino è oltre il tempo di vita tecnico, che l’acqua della Val di Cornia non è sufficiente e si sta rapidamente deteriorando dal punto di vista della qualità.
Questi argomenti sono basati sulla conoscenza approfondita del territorio elbano e del progetto del dissalatore: non sono opinioni, sono dati misurati, sono informazioni certe e provate da accademici di chiara fama e seri professionisti, tutti svincolati da interessi di qualsiasi natura rispetto all’Elba. Questo non è comparabile con prese di posizione approssimative che ignorano la complessità dell’argomento.
Per esempio, i pareri di professori o esperti che, nell’ambito di un recente convegno, ammettono di non conoscere il progetto del dissalatore e perciò propongono soluzioni generiche, non può essere comparato con altri pareri circostanziati di esperti o dell’Istituto Superiore di Sanità che conosce bene la questione. Così come sono tecnicamente infondate le opinioni di esponenti di poche associazioni e categorie che fanno affermazioni sul dissalatore senza conoscerne il progetto.

Alcuni tratti di tubazione delle rete idrica elbana soffrono di perdite d’acqua frequenti e AIT ha già chiesto ad ASA di intervenire per il ripristino delle reti contro le perdite. Questi lavori sono in atto già da mesi e saranno incrementati nel corso di tutto il 2022. Anche la condotta sottomarina potrebbe rompersi, anche perché sottoposta a sollecitazioni ben superiori a quelle della rete acquedottistica terrestre. Una sua rottura o un eventuale problema metterebbe l’Elba in uno stato di emergenza assoluta, anche dal punto di vista della salute pubblica.

Abbiamo svolto seminari pubblici e incontri di approfondimento seri, che hanno fornito ampie rassicurazioni ed evidenze scientifiche sul buon funzionamento dei dissalatori da parte di dirigenti dell’Istituto Superiore di Sanità, studiosi internazionali e ingegneri che operano nel settore. C’è il sostegno da parte di alcuni amministratori locali, delle categorie industriali e artigianali dell’isola. Abbiamo spiegato più volte la scelta tecnica dell’ubicazione in località Piano di Mola del dissalatore. Questa ubicazione è nota dal 2011, e rispetto alle tante proposte eccentriche apparse sulla stampa in questi anni, pone il dissalatore come l’opera più sicura e sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico.

Negli anni sono state fatte riunioni, incontri, assemblee e sono state date tutte le più ampie possibilità di intervenire per esprimere pareri sul dissalatore. E ognuna di queste attività ha dato esito favorevole al dissalatore, in passato anche da parte dell’amministrazione di Capoliveri. Come ha spiegato bene il TAR nell’ultima sentenza che ha respinto il ricorso del comune elbano e l’ha costretto al pagamento di tutte le spese.
Sull’Isola d’Elba ci sono circa 30mila abitanti. I contrari al dissalatore sostegono di essere circa 300 persone, che equivalgono all’1% della popolazione elbana. Certamente ogni opinione, anche se largamente minoritaria, è lecita, ma essa non può impedire la realizzazione di un’opera come il dissalatore, di sicuro e accertato interesse pubblico e approvata dalla totalità delle pubbliche amministrazioni interessate, ad eccezione (solo negli ultimi anni) del Comune di Capoliveri.

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