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Uno degli ultimi minatori elbani

Capoliveri, “Amico Museo”: pubblico incantato dalle parole di Boreali

filippo boreali

Da Smart Sistema Museale Arcipelago Toscano su Facebook

“Un elbano, il mare, dovunque si giri lo troverà sempre”, inizia così il lungo racconto, appassionato e appassionante come una performance teatrale, di Filippo Boreali, uno degli ultimi minatori elbani.

Il lavoro di narrazione e memoria storica fa parte de “La Biblioteca del mare”, un progetto curato da Museo del Mare di Capoliveri e inserito nel programma di “Amico Museo 2024” di @regionetoscana per documentare e poi condividere attraverso video, immagini e incontri con le scuole, i mestieri, le tradizioni, gli usi del passato e del territotorio locale per com’era.

Ecco allora che il battesimo del progetto non poteva che accogliere la voce di un uomo, nato a Cavo ma capoliverese d’adozione, che la terra e il mare dell’isola le conosce bene. Minatore di professione, pescatore di polpi per diletto, da ragazzino, Boreali ha intrattenuto il pubblico per quasi un’ora con le storie di vita del paese, la campana che suonava nel paese, al mattino, per svegliare i minatori, il cambiamento delle acque e del mare causato dall’inquinamento, gli anni migliori ad insegnare ai figli e ai nipoti a nuotare, le storie dei personaggi iconici di una Capoliveri scomparsa, fatta di passeggiate serale degli innamorati per la strada, bambini felici e il calore delle miniere, tutto intorno, che sapevano di fatica, di lavoro ma che scandivano anche il ritmo naturale, semplice, della vita.

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