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La struttura

Marco Bresci nuovo responsabile dell’area Riabilitazione di Livorno

A nominarlo è stata Maria Letizia Casani con la delibera 256 dello scorso 21 marzo.

marco bresci

Dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest

Il nuovo responsabile della struttura di Recupero e rieducazione funzionale di Livorno è Marco Bresci, dirigente medico di medicina fisica e riabilitazione con esperienza professionale ultraquinquennale. A nominarlo è stata Maria Letizia Casani, direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest, con la delibera 256 dello scorso 21 marzo.

Bresci è in forza all’Azienda USL Toscana nord ovest dal 2012 (quando esisteva ancora la Asl 6 di Livorno). Laureato in medicina e chirurgia all’Università di Pisa, Bresci ha maturato la propria esperienza sul campo come medico fisiatra al centro multispecialistico Auxilium Vitae di Volterra, dove ha lavorato sia nel reparto di riabilitazione neurologica, sia nell’unità gravi cerebrolesioni acquisite. Per l’Azienda USL Toscana nord ovest Bresci ha svolto numerose mansioni e ricoperto diverse responsabilità: è stato incaricato per i percorsi riabilitativi ospedalieri, coordinatore medico del progetto “Campiglia Covid-19”, ha seguito come medico tutor oltre 1.400 pazienti ricoverati nei reparti di riabilitazione, gestito oltre 2.000 percorsi di riabilitazione ambulatoriale, eseguito oltre 3.000 consulenze nei reparti per acuti.

La struttura di Recupero e rieducazione funzionale si occupa di pazienti che hanno bisogno di un trattamento di riabilitazione a seguito di disabilità dovute a malattie neurologiche, reumatiche, ortopediche, neoplastiche o causate da traumi. La struttura è composta da team di professionisti sanitari di diverse specialità (come fisioterapia, logopedia, neuropsicologia) e infermieri che collaborano, in caso di necessità, anche con altre figure come assistenti sociali e medici di medicina generale.

“Ringrazio la direzione aziendale per la fiducia in me riposta – dice Marco Bresci – e sarà mio impegno continuare il lavoro che in questi anni ha garantito gli standard qualitativi dei nostri servizi, il rispetto dell’equità all’accesso e dell’appropriatezza dei percorsi riabilitativi”.

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