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Le priorità della Gestione associata del Turismo: “Destagionalizzare e fidelizzare”

La Gat raggruppa i sette Comuni dell'isola e mette a fattor comune i proventi della tassa di sbarco

Generico marzo 2024

“La Pasqua così bassa rappresenta di certo un problema ma qui all’Elba ci stiamo comunque preparando bene e le aspettative sono in linea con quelle degli altri anni”: parola di Niccolò Censi, coordinatore della Gat, la Gestione Associata del Turismo.

La Gat raggruppa i sette Comuni dell’isola e mette a fattor comune i proventi della tassa di sbarco: “Nel 2023 il gettito è stato di poco superiore ai 4 milioni di Euro – spiega Censi – e il suo utilizzo è vincolato alle finaltà proprie a questa tassa che sono la promozione del territorio, la difesa dell’ambiente, la gesione dei rifiuti e la mobilità”.

La tassa di sbarco è un’alternativa a quella di soggiorno e, da un certo punto di vista, è vantaggiosa per i turisti: il costo una tantum in alta stagione è infatti di 5 Euro mentre la tassa di soggiorno è parametrata sul numero di notti prenotate. All’Elba si può stare anche un mese, la tassa è comunque 5 Euro o meno al di fuori dell’alta stagione.

“Nella Gat il comune capofila è Capoliveri – spiega Censi – che si sobbarca un impegnativo lavoro di suddivisione e rendicontazione delle risorse. Ogni anno la mia struttura pianifica poi la corretta ripartizione: i due terzi del gettito vengono assegnati ai singoli comuni in base al numero di abitanti, il terzo rimanente viene destinato ad azioni a favore del territorio. Contribuiamo all’erognazione di alcuni servizi, come per esempio il potenziamento dei Vigili del fuoco e della Guardia costiera nei mesi estivi, e cerchiamo di promuovere il territorio fuori dai nostri confini”.

Sulla promozione pura, quella cioè del cosidetto marketing territoriale, la Gat nell’ultimo bilancio ha allocato 500 mila Euro: “Le nostre campagne sono rivolte soprattutto all’Italia del nord, Lombardia e Triveneto in primis, che rappresentano una parte importante del nostro mercato di riferimento – racconta il coordinatore della Gat – ultimamente stiamo investendo anche sul mercato di prossimità, la Toscana per esempio, e siamo particolarmente soddisfatti. All’estero, dove investiamo moltissimo, la nostra clientela arriva principalmente da Germania, Svizzera, Austria e dai Paesi Bassi”.

Per puntare anche su altri mercati all’Elba si sta ragionando, con Regione Toscana, a un potenziamento dei collegamenti con gli aeroporti di Pisa e Firenze: “E’ una questione che stiamo dibattendo nell’ambito del rinnovo della cosiddetta continuità territoriale che è al momento scaduta ma che contiamo di ripristinare nel 2025 – spiega Censi – avere collegamenti rapidi con gli scali aeroportuali ci permetterebbe di puntare di più e meglio sul turismo internazionale”. Quello delle città d’arte, per esempio, offrendo ai turisti la doppia esperienza, quella culturale e quella balneare.

La sfida principale, non solo della Gat ma anche degli operatori turistici, è poi quella della destagionalizzazione: “Su questo stiamo lavorando molto attraverso degli eventi che possono portare qui molti visitatori anche fuori dai canonici mesi estivi – continua Censi – c’è tutta la parte dell’outdoor ma anche i Rally, sono occasioni importanti per l’isola”. Che, peraltro, si sta segnalando come una splendida destinazione di inizio autunno: le temperature di ottobre, infatti, regalano ai turisti degli splendidi bagni in mare anche dopo l’estate.

Sul piano della ricettività, infine, l’Elba non ha di che lamentarsi: “La maggior parte delle nostre strutture – conclude Censi – è allineata sulle tre stelle di alto livello, sono tutti alberghi molto belli e curati. Non manca una nicchia di livello più alto, così com’è molto ampia l’offerta di appartamenti e bed and breakfast”.