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Pnrr elbano

Parla il sindaco di Portoferraio Angelo Zini: ecco tutte le opere pubbliche in programmazione grazie al PNRR

Un punto sulle ricadute all'Elba del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Generico maggio 2023

Le Amministrazioni cittadine in questi mesi stanno programmando tutti gli interventi territoriali che si potranno realizzare grazie ad importanti finanziamenti previsti dal PNRR.
A tale proposito Tirreno Elba News ne ha parlato con il sindaco di Portoferraio Angelo Zini, in un’intervista a 360° sulle opere che il Comune ha in previsione.
Ricordiamo però cosa è in realtà il PNRR e cosa prevede la sua attuazione. Il piano nazionale di ripresa e resilienza, PNRR, è il programma con cui il governo intende gestire i fondi del Next Generation Eu, ovvero lo strumento di ripresa e rilancio economico introdotto dall’Unione europea per risanare le perdite causate dalla pandemia.
Redatto dall’allora governo Draghi e approvato dalla commissione europea nel giugno 2021, il Pnrr italiano ha una struttura piuttosto articolata.
Prevede infatti sei missioni, organizzate in componenti, ognuna delle quali comprende una serie di misure, che possono essere riforme normative o investimenti economici.
Dalla transizione ecologica a quella digitale, dalla sanità alla scuola, dai trasporti alla giustizia: le materie in agenda sono diverse e numerose.
Si tratta complessivamente di 358 misure e submisure, di cui 66 riforme e 292 investimenti. Ciascuna di queste ha diverse scadenze da rispettare, a cadenza trimestrale, lungo uno o più anni dal  2021 al 2026.
La maggior parte di questi soldi, 122,6 miliardi, sono prestiti che andranno restituiti all’Ue.

Sindaco, anche la sua amministrazione sta provvedendo alla realizzazione di nuove opere pubbliche?
“E’ in programma una serie importante di opere pubbliche e di lavori pubblici. In parte sono già avviati, in parte invece si stanno definendo le progettualità per andare a gara, e per poterli quindi realizzare completamente, nei prossimi mesi”.

Entrando più nel dettaglio, cosa riguarderanno questi nuovi interventi?
“Si tratta di interventi fatti in buona parte sule nostre strutture storiche, museali e monumentali, grazie ad una serie di finanziamenti che abbiamo ottenuto sulle varie “missioni” del PNRR”.

Di quali cifre parliamo?
“Siamo attorno ad oltre 2 milioni e mezzo di euro, finanziamenti che abbiamo ottenuto attraverso vari bandi”.

Quali sono in particolare le strutture individuate per le quali sono previsti questi nuovi lavori?
“I lavori interesseranno il compendio della Linguella, il Museo Archeologico, il Teatro dei Vigilanti, si provvederà ad una ristrutturazione completa di efficientamento energetico. Stiamo inoltre intervenendo su vari percorsi delle Fortezze Medicee, ed anche nel Centro Culturale De Laugier. In pratica saranno effettuate manutenzioni straordinarie e ristrutturazioni del nostro patrimonio storico culturale”.

Il Centro Culturale De Laugier, ha una storia molto particolare. Fu realizzato nel 1562 per volontà di Cosimo I de’ Medici, ed era un convento. Il convento S. Salvatore, così chiamato era stato destinato a sede dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. Oggi l’edificio mantiene il nome dell’ufficiale napoleonico di origine elbana Cesare De Laugier, eroe di Curtatone e Montanara.
Al pian terreno presenta un porticato rinascimentale che dà su un patio con un pozzo. Le sale interne, originariamente adibite a cisterne, sono oggi luogo di mostre, eventi e congressi e della sala cinematografica “Nello Santi”.
Nelle sale del Centro Culturale sono collocate inoltre la sala conferenze, la Biblioteca e la Pinacoteca Foresiana, dove sono conservate le più preziose testimonianze della storia e della cultura dell’isola.
Altre importanti strutture di valore storico culturale sono appunto le Fortezze Medicee dove come ci ha spiegato il sindaco, verranno fatte importanti opere di valorizzazione.
Parliamo quindi dei Bastioni Medicei, voluti dal Granduca di Toscana Cosimo I come difesa dagli attacchi turchi.
Dopo aver completato la costruzione delle difese del Forte Falcone, di Forte Stella e della Torre del Martello, verso 1555 Giovanni Camerini iniziò la costruzione dei bastioni del Fronte di Terra, per una lunghezza di circa 500 metri in direzione ovest sotto il Forte Falcone. Alla morte del Camerini subentrò nella direzione dei lavori Bernardo Buontalenti.
Disposti su ben quattro livelli i bastioni, costituivano una importante difesa dagli attacchi che potevano arrivare dalla “Porta a Terra”, separata dal resto dell’isola da un fossato.
Tra i Forti Falcone e Stella venne innalzato, a rafforzare la naturale difesa costituita dalla scogliera a strapiombo il bastione dei Mulini, chiamato così dopo che vi vennero eretti due mulini a vento.
Dopo il Forte Stella, in direzione della Torre della Linguella, furono costruiti altri tre bastioni: il Bastione “dei Pagliai”, “del Maggiore” e “di San Cosimo”.
Una muraglia chiudeva infine tutta la cittadina di Portoferraio sul lato della darsena, dove l’unico accesso era costituito dalla Porta a Mare. Oggi passeggiando per le antiche strade si può apprezzarne la bellezza.

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