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“No a spostamenti di lavoro dal porto di Livorno a quello di Civitavecchia”

Filt-Cgil Toscana: "Questo non è il momento di chiudere le porte in faccia ai lavoratori, ma di ascoltare le loro richieste"

Convegno a Livorno per creare nuove alleanze tra i porti

“Durante lo sciopero dei portuali di Livorno, leggiamo di uno spostamento di lavoro dalla Toscana verso il Lazio: ieri il porto di Civitavecchia avrebbe accolto un importante ormeggio originariamente destinato al porto di Livorno. Sarebbe preoccupante un fatto del genere, se confermato potrebbe rendere più complicate le relazioni con l’Autorità portuale livornese (Adsp), a cui chiediamo un chiarimento urgente in merito”: così Monica Santucci segretaria generale Filt Cgil Toscana

“In questi giorni, invece, ci sono stati importanti avanzamenti nella complicata vertenza dei portuali livornesi frutto anche del lavoro importante svolto dalla Autorità portuale – aggiunge – Una vertenza nella quale chiediamo stabilizzazioni, aumenti salariali di secondo livello per i lavoratori portuali nonché una riflessione complessiva del sistema portuale livornese, da troppo tempo secondo noi rinviata. La vertenza ha avuto il merito di far sedere tutti i soggetti interessati intorno ad un tavolo e di riconoscere le criticità da noi denunciate”.

“Questo non è il momento di chiudere le porte in faccia ai lavoratori, ma di ascoltare le loro richieste. Chiediamo pertanto alla Autorità portuale livornese di riconvocare quanto prima un tavolo per proseguire il confronto e chiarire il delicato aspetto dei possibili spostamenti di lavoro. Chiediamo inoltre alla Regione Toscana la massima attenzione sulla vicenda, perché nella nostra regione il porto rappresenta ricchezza e sviluppo per ogni settore merceologico”.

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