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Fumata nera

Porti, c’è la fumata nera: lunedì confermato lo sciopero

Guerrieri: «L’Autorità continuerà a profondere ogni sforzo affinché il dialogo avviato e purtroppo interrotto questa mattina possa comunque essere riattivato»

La presentazione dei dati sull'utenza dei traghetti

Dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale

Il faccia a faccia con le parti convocato dall’AdSP non ha portato al risultato sperato. Non è stato scongiurato lo sciopero che le segreterie provinciali di Filt, Fit e Uil trasporti hanno proclamato dal 12 Settembre.

A partire da lunedì i lavoratori dei porti incroceranno le braccia secondo le modalità già definite nei giorni scorsi.

Nonostante l’impegno profuso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale nella ricerca di una composizione del contrasto, la vertenza è quindi andata avanti.

Il tavolo di avvio della trattativa convocato stamani dall’AdSP, a cui hanno partecipato le categorie trasporti sindacali e i rappresentanti delle sigle confederali, unitamente alle associazioni datoriali e armatoriali, non è quindi approdato al risultato sperato.

Il presidente dell’Adsp Luciano Guerrieri esprime amarezza per la posizione di rottura presa dai sindacati: «Credo grazie al nostro lavoro di intermediazione, e alle proposte pervenute dalle associazioni datoriali, i lavoratori avessero già raggiunto un risultato positivo, con ampi margini di avvio di una trattava da sviluppare in tempi rapidi. In questi giorni erano stati fatti enormi passi in avanti nelle questioni della tutela e dell’organizzazione del lavoro in porto come mai si era verificato fino ad ora, e auspichiamo non sia stato tempo perduto».

Guerrieri ne è convinto: «Al di là delle contestazioni espresse dalla parte datoriale sul metodo delle relazioni industriali scelto dai sindacati, le rivendicazioni dei lavoratori hanno fornito uno stimolo positivo a inaugurare una nuova stagione di confronto tra le parti, sulla base della piena condivisione di un duplice interesse comune: contemperare le esigenze di continuità operativa dei porti con quelle di qualità e di rimodulazione del mondo del lavoro».

Il n.1 dei porti di Livorno, Piombino e dell’Elba sottolinea che «se non fossero state interrotte le trattative, avremmo forse potuto iniziare immediatamente con maggiore garanzia di risultato il lavoro per il quale stavamo discutendo da tempo».

Ciò nonostante, «l’Autorità continuerà a profondere ogni sforzo affinché il dialogo avviato e purtroppo interrotto questa mattina possa comunque essere riattivato nella consapevolezza della tutela degli interessi generali della comunità portuali, dei lavoratori e di tutte le attività produttive connesse al porto».

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