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Zone distretto/società della salute

Sociale, due milioni per la tutela dei diritti di minori e famiglie

Le associazioni di La Pila aiutano le famiglie in difficoltà

Da Toscana Notizie

Oltre 2 milioni di euro sono stati assegnati alle Zone distretto/Società della Salute per garantire la continuità e sviluppare ulteriormente il Sistema di protezione dei diritti delle bambine e dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie, finanziato grazie a risorse nazionali del Fondo Famiglia 2021. Con queste risorse saranno integrate le attività per la presa in carico dei bisogni dei minori e delle famiglie, sarà data continuità ai percorsi socio-sanitari e sociali delle Zona Distretto/Società della Salute e alla rete dei Consultori che garantisce il collegamento tra le attività sanitarie e quelle sociali. Grazie ai fondi sarà inoltre realizzato in ogni Zona Distretto/Società della Salute almeno un ‘Centro per le famiglie’, che lavorerà con le altre strutture per definire modelli personalizzati per la cura ed il sostegno.

Il presidente della Giunta regionale ha spiegato che la Regione Toscana è impegnata da anni nella costruzione di un sistema di intervento e presa in carico delle famiglie vulnerabili, un sistema composto da vari percorsi, sperimentati negli ambiti territoriali toscani, sostenuti avvalendosi dei diversi finanziamenti statali perché in linea con la nuova strategia nazionale per il sostegno alle famiglie vulnerabili.

L’assessora regionale alle politiche sociali ha aggiunto che va in questo senso anche lo sviluppo del programma nazionale “Pippi” (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione dei minori) nell’ambito delle progettualità del Pnrr, che la Toscana vuol estendere e strutturare nella convinzione che le situazioni di vulnerabilità personale, sociale e economica, incrementate dalla pandemia, possano accrescere il rischio per i minori in situazioni di fragilità familiare. Le istituzioni pubbliche hanno il dovere di rispondere ai disagi di bambini e adolescenti, ma l’allontanamento dalla famiglia deve essere considerato solo un intervento residuale.

L’obiettivo è dunque focalizzare gli interventi sui bisogni delle famiglie, insieme alla necessità di garantire risposte sempre più efficaci e prevenire ulteriori disagi, un lavoro che vede impegnate in prima persona le Zone distretto/Società della Salute, in stretta sinergia con tutti gli enti che si occupano della tutela dei diritti delle bambine e dei bambini.

 

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