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Consiglio regionale

Diritto allo studio: via libera al bilancio previsionale dell’Azienda regionale

L’Aula esprime a maggioranza il parere favorevole, accompagnato da un ordine del giorno

banchi, scuola

Da Toscana Notizie

Il Consiglio regionale ha espresso parere favorevole al bilancio previsionale 2022/24 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario. Nell’atto, approvato a maggioranza, è prevista la raccomandazione per attivare misure efficaci per un significativo efficientamento dei servizi mensa e alloggio, per i quali si rileva negli ultimi anni un crescente costo medio unitario, e per mettere a punto modalità operative che garantiscano l’erogazione di un contributo affitto il più congruo possibile agli studenti vincitori di alloggio che non possano fruire del posto alloggio DSU per indisponibilità di posti.

“Il parere favorevole è accompagnato da alcune raccomandazioni nate dal confronto in commissione, in parte contenute in un ordine del giorno di accompagnamento”, spiega la presidente della commissione cultura, Cristina Giachi (Pd). “Il bilancio ha fatto fronte a tutte le sue necessità, ma nel provvisionale presenta un minore stanziamento sulle annualità 2023-24 per quanto riguarda la copertura dei fabbisogni. La Giunta prevede il completo reintegro delle somme ad oggi mancanti e indica le modalità di copertura e integrazione di questi fondi”. Il Consiglio regionale fa propria questa raccomandazione, spiega la presidente, “e nell’ordine del giorno si chiede un monitoraggio in commissione del reintegro di queste somme. Aver coperto sempre tutte le richieste di coloro che possono accedere al diritto allo studio è un’eccellenza toscana – prosegue Giachi – e vorremmo che questo livello di prestazione si mantenesse anche per il futuro”. La presidente segnala “un dato interessante emerso nel lavoro di analisi, che fa riflettere: c’è stata minor richiesta di accesso, probabilmente collegata a minor numero di iscritti all’Università. Nell’ordine del giorno chiediamo di monitorare questo dato, di farsi promotori di progetti e iniziative per capire se il fenomeno sia effettivamente in atto, quali origini abbia e per sostenere la domanda d’iscrizione all’università. I giovani laureati – conclude – hanno molte più chance non solo di trovare impiego, ma anche di trovare un lavoro meglio remunerato e di maggiore soddisfazione”. Nell’ordine del giorno si raccomanda anche “di riprendere al più presto la programmazione degli interventi per ottenere le certificazioni di prevenzione antincendio, che sono rimasti fermi nel periodo della pandemia”.

I trasferimenti regionali, come spiegato dalla presidente, sono stati condizionati dalle spese straordinarie per il sistema sanitario e al momento ridotti: per l’anno 2022 di 700mila euro, per il 2023 di 7milioni e 400mila e per il 2024 di 12milioni e 575mila. La Giunta regionale si è impegnata a integrare le risorse per le borse di studio del biennio 2023/24, con l’obiettivo di mantenerle in linea con quanto assegnato negli ultimi anni. Per questo verranno utilizzate risorse del Fondo integrativo universitario, del Fondo Sociale Europeo e del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il servizio mensa, garantito in maniera capillare, non ha mai chiuso nemmeno durante la pandemia e resta tra i migliori a livello italiano. Nel 2019 i pasti erogati sono stati 4milioni, numeri realizzati da aziende della ristorazione medio/grandi.

Sul bilancio dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, che ha risentito fortemente della pandemia, pesa in modo significativo anche il patrimonio immobiliare pari a 4mila e 700 posti letto, che ha costi di manutenzione elevati. L’obiettivo, previsto dal piano triennale, è quello di iniziare un percorso di ristrutturazione e manutenzione straordinaria. A condizionare la disponibilità di posti letto anche il problema delle certificazioni di prevenzione incendi, inserito tra le raccomandazioni dell’ordine del giorno.

Il consigliere Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia) annuncia il voto contrario del proprio gruppo: “La Giunta ha ridotto significativamente l’assegnazione delle risorse nel triennio: 700mila euro nel 2022, poi 7,4milioni nel 2023 e 12,5milioni nel 2024. S’impegna a reintegrare le risorse. L’azienda non riesce a tenere i conti in equilibrio, con la ripresa della didattica in presenza. Lo dice la direzione regionale programmazione bilancio nel suo parere. La dinamica del costo unitario medio delle residenze sembra ormai rappresentare un dato gestionale fuori controllo, che impone all’azienda una razionalizzazione del servizio. Permangono – aggiunge Veneri – criticità già segnalate: crescita significativa dei costi unitari medi del servizio, come quello per la mensa. Solo con un miglioramento significativo dell’efficienza potrà essere assicurato l’equilibrio economico. In caso contrario, l’equilibrio sarebbe raggiungibile solo attraverso una riduzione del livello della prestazione dei servizi e in particolare del servizio mensa: c’è da domandarsi cosa daremo da mangiare ai nostri giovani studenti”.

Anche la consigliera Luciana Bartolini annuncia il voto contrario della Lega: “Il collegio revisori ha evidenziato anche altre criticità: ci sono residenze prive di certificazione antincendio, speriamo che le verifiche vengano effettuate ed eseguite nei tempi previsti, altrimenti non sapremo dove andranno i ragazzi. Continua la crescita del costo unitario medio del servizio alloggio. Poi c’è la significativa riduzione dei trasferimenti. Si deve cercare di assicurare maggior ristoro per gli studenti in difficoltà. Infine, un’indagine sulla soddisfazione degli studenti fa emergere un dato poco più che sufficiente rispetto ai servizi erogati dall’azienda, mentre il Consiglio regionale degli studenti continua a evidenziare disparità di servizi tra i tre poli universitari”.

“Siamo di fronte a un bilancio di previsione, corretto da parte della direzione aziendale mettere in guardia su quello che può accadere – dichiara la consigliera Anna Paris (Pd) –. Sulle borse di studio, la Giunta si impegna a reintegrare le risorse che mancano per il 2023 e 2024. I nostri studenti devono stare tranquilli. È nostro compito seguire, monitorare certi aspetti per sapere come sta andando la gestione. Il Dsu è una ricchezza della Regione toscana, grazie al continuo lavoro la nostra regione è stata attrattiva per gli studenti”.

 

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