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Ucraina, la Pubblica Assistenza di Capoliveri un’ambulanza alla città di Odessa

Nella giornata di ieri il mezzo partito alla volta di Genova.

Dalla Pubblica Assistenza di Capoliveri

Questa nuova iniziativa di solidarietà con l’Ucraina vuole essere un aiuto ancora più diretto alla città di Odessa in Ucraina nel nome della Pubblica Assistenza ODV di Capoliveri.

La nostra associazione si è attivata velocemente allo scoppio della guerra per portare la solidarietà e mutualità con degli aiuti concreti alle popolazioni ucraine, così dopo già due spedizioni di materiali e beni di prima necessità, e considerata la scarsità di mezzi di soccorso disponibili in loco, abbiamo deciso di donare anche una delle nostre ambulanze perfettamente funzionante e operativa nel territorio.

L’opera ha richiesto un grosso impegno in termini di collaborazioni, economiche e tempistiche.

Grazie alle relazioni di cooperazione intraprese dalla nostra Presidente con l’ambasciatore della città di Odessa a Genova, Igor Menderevich, nella giornata di Martedì 29 Marzo la nostra ambulanza è partita alla volta di Genova.

Il mezzo sarà trasportato ad Odessa grazie ad un convoglio umanitario organizzato dall’Ambasciatore e dal Comune di Genova dove sarà immediatamente operativa per il soccorso alla popolazione.

E’ una missione difficile perché, si propone di entrare dentro il confine del paese in conflitto e perché si deve dialogare costantemente con la Farnesina.

Il presidente ricorda che Pubblica Assistenza ODV Capoliveri “partecipa attivamente agli obiettivi universali della pace, del contrasto alla povertà, del diritto alla salute e della cooperazione tra i popoli, infatti fonda la propria attività associativa sui principi costituzionali dell’uguaglianza, della libertà, della solidarietà e della mutualità Al momento la Pubblica Assistenza ODV continuerà a garantire il soccorso sanitario alla comunità con una sola ambulanza che nel periodo estivo è utilizzata al soccorso con il medico a bordo, ma è consapevole che quanto è stato fatto con il loro gesto non è stato mai abbastanza per aiutare chi in questo momento di terrore ne ha bisogno. Anche in questo caso si è dimostrato che unendo tante piccole forze si possono fare opere grandiose.”