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Cavo per la fibra

“Rimercojo, dopo 14 mesi l’antica strada nel Parco non è stata ripristinata”

Legambiente Arcipelago Toscano: "Persino uno dei pozzetti che portano i liquami al sottostante depuratore di Poggio sembra lesionato".

sentiero di rimercojo

Da Legambiente Arcipelago Toscano

Il 25 gennaio del 2021 Legambiente Arcipelago Toscano denunciò che i lavori di posa del cavo per la fibra per internet avevano sventrato il piano di calpestio del sentiero di Rimercojo (o Rimercoi), nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e nel Comune di Marciana, parte del sentiero 180, che collega, attraverso l’antico e magnifico ponte saccheggiato della sua spalletta di granito dai vandali, Lavacchio alla frazione collinare di Poggio. Si tratta di un’antica strada risalente ad 700 anni fa diventata in gran parte un ombroso sentiero che aveva conservato parte della sua pavimentazione in lastre irregolari di granito e in sassi meticolosamente sistemati. Il resto conservava comunque una solidità del piano di calpestio, grazie anche a un percorso difeso e consolidato da grandi massi che erano stati divelti e ammucchiati sui lati.

Ci furono interventi dei Carabinieri Forestali e, dopo la denuncia di Legambiente, Parco e Comune di Marciana si impegnarono a chiedere il ripristino dell’area. Il cantiere venne posto temporaneamente sotto sequestro. Poi i lavori sono stati conclusi e ora il sentiero è riaperto al transito.

Ma quello che si può vedere percorrendo il sentiero non è certo il «Ripristino il più rigoroso possibile del lastricato» che chiese Legambiente Arcipelago Toscano.

Attualmente il piano di calpestio nei punti lastricati dove la devastazione era stata maggiore è niente più che sassi e lastroni ammucchiati alla bell’e meglio, molti degli elementi che lo costituivano sono finiti nella scarpata del fosso di Rimercjo e altri sono ammucchiati a di fianco al sentiero. Persino uno dei pozzetti che portano i liquami al sottostante depuratore di Poggio sembra lesionato, tanto che è ricoperto da una lastra di ferro.

Dopo 14 mesi il disastro, lo scempio di una parte della nostra storia, è ancora lì in pessima vista e ci chiediamo, e chiediamo anche alle istituzioni interessate, a che punto siamo, se questa resterà la situazione definitiva o se la ditta esecutrice e la grande compagnia telefonica appaltante che hanno distrutto un percorso storico elbano saranno chiamate a renderne conto, a ripristinare quanto devastato e a risarcire i danni che hanno provocato.