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“Peste Suina, no a fughe in avanti di qualunque genere”

Federcaccia: "Riteniamo necessario recuperare uno spirito di leale collaborazione tra tutti i soggetti interessati".

"Abnorme presenza di cinghiali sul territorio", interpellanza del Gruppo consiliare “Forza del Fare”

Da Federcaccia Nazionale e Toscana

A pochi giorni dall’approvazione dell’ordinanza firmata dal primo cittadino di Portoferraio (LI) relativa alle disposizioni comunali sulla PSA, Federcaccia ritiene opportuno, per chiarezza nei confronti dei suoi soci e dei cacciatori, ribadire, come già espresso, di non condividere il provvedimento e pertanto invita il Sindaco a tornare sui suoi passi!

Anche le valutazioni in merito espresse dal Presidente dell’ATC 10 dell’Arcipelago Toscano siamo certi che siano il frutto di una riflessione non sufficientemente approfondita rispetto a quello che risulta essere il quadro normativo e le varie competenze istituzionali.

Proprio pochi giorni fa, in occasione di un importante seminario sulla Peste suina africana organizzato in Toscana dalla Federcaccia e dalle varie associazioni aderenti alla CCT che ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti della Regione Toscana, il Presidente Buconi all’unisono con Marco Salvadori, Presidente Federcaccia Toscana, ha ribadito con nettezza e senza mezzi termini la posizione della Federazione: “No ad ogni iniziativa isolata e fuori dalle linee ministeriali e regionali da parte di organi e autorità locali”.

In Toscana, a oggi è stata istituita una struttura di coordinamento tra Ministero, Autorità Sanitarie e Regione, per la gestione della problematica e per le necessarie azioni di carattere preventivo e per il monitoraggio del territorio. Il mondo venatorio toscano è impegnato a garantire il suo massimo apporto in termini di volontariato e di coinvolgimento attivo, per la gestione della problematica, sotto lo stretto coordinamento delle istituzioni preposte.

No a fughe in avanti di qualunque genere dunque. Data la situazione e alla luce delle difficoltà che oggi assillano il mondo venatorio e l’intera società riteniamo necessario recuperare uno spirito di leale collaborazione tra tutti i soggetti interessati.

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