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Mozione

Green pass per lavoratori e universitari sui traghetti, sì unanime del Consiglio

Presentata dal portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) e approvata nel testo che accoglie gli emendamenti del Partito democratico a firma Donatella Spadi e Gianni Anselmi.

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Dal consiglio regionale della Toscana

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal Portavoce dell’opposizione, Marco Landi (Lega), in merito all’introduzione della certificazione verde rafforzata sui traghetti. La mozione è stata votata nel testo sostitutivo che accoglie emendamenti presentati dai consiglieri del Partito democratico Donatella Spadi e Gianni Anselmi, in accordo con lo stesso Landi.

L’atto d’indirizzo impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo, avanzando preliminarmente la questione in Conferenza delle Regioni, affinché alla luce delle criticità legate agli spostamenti e all’accesso ai servizi delle aree insulari, sia valutata la possibilità fino al 10 febbraio prossimo di estendere ai lavoratori e agli studenti residenti in queste aree le misure nell’ordinanza del Ministero della salute del 9 gennaio 2022; si possa trovare con tempestività una soluzione anche per gli spostamenti successivi al 10 febbraio”.

“Parlo da vaccinato con tre dosi – avverte Marco Landi –, qui si fa riferimento a una discriminazione vera e propria. È un problema di diritti costituzionali, diritto alla mobilità, diritto alla salute, diritto allo studio. Il ministero salute è intervenuto con un’ordinanza per correggere in corsa con proroga fino al 10 febbraio (è rinviato a quella data l’obbligo di super green pass per prende il traghetto, ndr). Con la nuova normativa, se un non vaccinato che abita all’isola del Giglio per accompagnare un figlio o parente all’ospedale di Grosseto deve avere super green pass”.

“Ringrazio vivamente il collega Landi – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli –, anche a nome dei tanti cittadini e della tante cittadine che ci avevano segnalato il problema. Ci eravamo mossi anche noi, infatti, il tema è estremamente importante. Non , non entro nella polemica sui mezzi di trasporto, ma questa che riguarda il collegamento con le isole è una cosa che lede veramente diritti costituzionali. Regioni che hanno problematiche simili o superiori alla nostra, come Calabria e Sicilia, hanno già legiferato. La mancanza di super green pass non è soltanto sinonimo di no vax: si può essere in attesa di completare il ciclo vaccinale. C’è la necessità di andare in deroga per gli abitanti del nostro arcipelago”.

“Abbiamo presentato emendamenti a una mozione che riteniamo giusta, anche se il Ministro ha già emesso un’ordinanza per cercare di risolvere la questione – dice Donatella Spadi –. Per i cittadini che abitano in queste isole, il mezzo più utilizzato è proprio il traghetto. Giusto tenere conto delle loro esigenze. Voteremo quindi a favore, sempre ribadendo la necessità della vaccinazione e anche in considerazione del fatto che l’Italia è un Paese e la Toscana in particolare è una regione i cui cittadini sono per la maggior parte propensi alla vaccinazione”.

“Non è e non vuole essere un atto che delegittima la vaccinazione – chiarisce Gianni Anselmi –. Nel merito, la mozione pone una questione che esiste. Un cittadino che vive su un’isola non deve essere in condizioni di difficoltà nell’accesso agli stessi servizi rispetto a un cittadino che vive sul continente. C’è la novità della circolare del ministro Speranza non è esaustiva della fattispecie, perché fa solo riferimento al trasporto scolastico e a motivi di salute, ma non comprende motivi di lavoro e l’alta formazione (Università e corsi di specializzazione)”. Il consigliere spiega anche che si è “cercato di rafforzare concetto che i servizi a cui si chiede di accedere siano attestati e verificabili. Non so quanto il Governo riuscirà a intervenire prima del 10 febbraio, il tema del dopo esiste: bisogna porsi in modo più generale il problema di come si affronta il tema. Avvertivamo il bisogno di non schiacciarci su posizioni retoricamente contro il vaccino – conclude Anselmi –, ma allo stesso tempo di dare una mano ai cittadini che vivono questa situazione”.