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“Basta promesse, ci vogliono i fatti”

Il Comitato Elba Salute – Miglioriamo l’Ospedale Elbano: "La politica elbana finalmente manifesta preoccupazione per i servizi essenziali non più garantiti ai cittadini"

Guardia medica turistica all’Elba, nuovi orari e servizio esteso fino al 30 settembre
- Foto d'Archivio

“Come più volte segnalato dai Comitati pro-sanità nelle riunioni e nelle conferenze dei Sindaci, è la soppressione della Guardia Medica, quale servizio di Continuità Assistenziale serale, prefestivo e festivo, uno dei servizi di vitale importanza per i cittadini che pesa maggiormente, in particolar modo per gli anziani e persone sole”: così
Comitato Elba Salute – Miglioriamo l’Ospedale Elbano.

“Elba Salute continua incessantemente a rappresentare che in questi mesi altri servizi sono stati aboliti, oltre la Guardia Medica, per non parlare di alcuni ambulatori ormai chiusi e non certo per la pandemia che più delle volte viene assunta come alibi, costringendo i cittadini a un continuo pellegrinare al di là del mare anche solo per avere risposte basilari (vedi una semplice cauterizzazione) – aggiunge – E’ il caso della dermatologia che da mesi ha chiuso l’ambulatorio o della Medicina Legale, determinante in caso di morti dubbie, di risarcimenti assicurativi, di assistenza in ambito previdenziale, incidenti sul lavoro, consulenze in processi e molto altro. L’Azienda invece di una sostituzione logica, ha pensato di affidare questa mansione a un gruppo di medici preparati per fare altro”.

“Ciò che continua ad accadere ormai da molto tempo è molto grave anche perché tutte le migliorie sanitarie che dovevano entrare in funzione con l’applicazione del crono programma firmato il 25 novembre 2021 dalla Direzione Sanitaria giudicate come riforme strutturali, sono rimaste sulla carta o in qualche altra promessa di manifestazione di interesse come il potenziamento del Pronto Soccorso; la riapertura dell’Ospedale di Comunità; la reintroduzione della Guardia Medica nei suoi servizi serali prefestivi e festivi; l’assistenza domiciliare per le persone indigenti con patologie invalidanti come la SLA; la messa in funzione della terapia sub-intensiva; la dotazione di un protocollo di attività OTI della Camera Iperbarica; la rivalutazione delle procedure per la Riabilitazione; l’apertura dell’ambulatorio di ematologia; le case della salute e comunità; la messa in funzione programmata della TAC e della Mammografia e la dotazione di un impianto Wi-Fi. nell’intero ospedale”.

“Alla Regione, all’ASL nord ovest, alla Politica Elbana e non, chiediamo risposte certe e rapide, il rispetto del crono programma sulla sanità dell’Isola sembra ormai un’utopia e se le istituzioni politiche non entreranno in campo, come invece sembra stiano per fare, allora lo faremo noi, appena sarà possibile, con manifestazioni e articoli su quotidiani nazionali. È finito il tempo delle promesse, adesso ci vogliono i fatti”, conclude.