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ANPI Isola d’Elba: “Sostegno e solidarietà antifascista alla CGIL”

Scritto da ANPI Isola d’Elba

ANPI Isola d'Elba: "Sostegno e solidarietà antifascista alla CGIL"

L’ANPI Isola d’Elba “Giordano Piacentini” manifesta sostegno e solidarietà antifascista alla CGIL con un presidio davanti alla sede di via della Fonderia a Portoferraio. L’attacco squadrista alla sede nazionale del sindacato rappresenta un’esibizione di violenza analoga a quella che fece da preludio agli anni più bui della nostra storia: quel “biennio nero” tra il 1920 e il 1922 durante il quale Camere del lavoro, Case del popolo, sedi di quotidiani antifascisti, sedi di leghe contadine socialiste e cattoliche venivano assaltate e date alle fiamme, in un clima di ricatti, percosse, omicidi che videro cadere centinaia di militanti e lavoratori.

Quello di sabato, consumato a Roma, è uno spettacolo che serve a intimidire e allo stesso tempo a dare una precisa direzione alle confuse rivendicazioni dei movimenti della galassia No Vax/No Green Pass. I fascisti di allora, come quelli di oggi, si nutrirono dell’incapacità della politica di interpretare e mediare le paure e i bisogni della modernità, di una società dilaniata dai traumi del primo conflitto mondiale. Il trauma del nostro presente è la pandemia. Come può la rivendicazione della libertà personale fondarsi sulla violenza e sulla paura? Com’è possibile che noti esponenti di un’organizzazione illegale, uno dei quali già condannato per aggressione, possano speculare sulle passioni tristi di una manifestazione non autorizzata?

Siamo consapevoli che una risposta efficace ai rigurgiti di questo “passato che non passa” va costruita con la pazienza del discorso pubblico, della cura del tessuto sociale, dell’alfabetizzazione storica e della diffusione, nelle pratiche, di una cultura democratica e antifascista. Ma sappiamo anche che di fronte alla violenza concreta, materiale, bisogna reagire con fermezza. Per non ripetere gli errori del passato. Ci uniamo pertanto alle richieste di quanti, in queste ore, invocano una rigorosa applicazione delle norme antifasciste presenti nel nostro quadro costituzionale e legislativo, auspicando inoltre che il Parlamento intervenga per formulare e approvare in tempi brevi una legge che vada a colpire i patrimoni immobiliari e finanziari delle organizzazioni che rivendicano o esprimono un’identità politica fascista.