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Massimo Cacciari finalista del La Tore 2022 irrompe nel dibattito vaccinale

Scritto da Jacopo Bononi - Presidente del Premio La Tore Isola d’Elba

Massimo Cacciari finalista del La Tore 2022 irrompe nel dibattito vaccinale

(…) Vorrei sentire dai giuristi: è o non è in contraddizione col regolamento UE 2021/953, che vietava ogni discriminazione, l’istituzione del Green Pass, nei termini in cui diventerà legge in Italia? E ai nostri illustri costituzionalisti vorrei chiedere: non sembra loro che la possibilità di obbligare a trattamenti sanitari dipenda dal pieno “rispetto della persona umana”? Non pensano che conditio sine qua non perché di rispetto per qualcuno si possa parlare è che costui venga correttamente informato? Risulta loro di essere stati precisamente informati su andamento dell’epidemia, vaccino, vaccini, loro possibili conseguenze, ecc.? E da chi avrebbero potuto? Dai bugiardini dei Big Pharma in continua evoluzione? Navigando in rete tra diecimila notizie in contrasto? È un peccato discuterne, è anti-scientifico, è iscriversi a CasaPound? (…) Il filosofo Massimo Cacciari irrompe nel dibattito sui vaccini in modo diretto come solo lui sa fare. L’illustre studioso, che è stato ritratto recentemente dall’amico nonché membro del comitato d’Onore del nostro riconoscimento il maestro Lorenzo D’andrea, è inserito nella cinquina dei finalisti dell’edizione 2022 del Premio letterario La Tore. Leggiamo ancora su ADNkronos: (…) Non è possibile, neppure in base alla nostra Costituzione, procedere per la quinta volta attraverso stati d’emergenza senza stabilire in base a quali criteri questi stessi stati di eccezione vengano dichiarati. E’ pericolosissimo procedere in questo modo senza consapevolezza e quasi ad libitum, senza un fine preciso. Bisogna determinare per legge i casi per cui si stabilisce uno stato d’emergenza. L’unico punto in cui da noi si accenna allo stato d’emergenza è il codice della Protezione Civile sui disastri naturali. E ancora: (…) Dittatura? Ma chi ha mai parlato di dittatura, io parlo di questioni che riguardano la Costituzione e l’ordinamento giuridico. (…). Massimo Cacciari, nato a Venezia il 5 giugno 1944, si è laureato in Filosofia presso l’Università di Padova nel 1967, discutendo una tesi sulla Critica del Giudizio di Kant con i Professori Sergio Bettini e Dino Formaggio. Già incaricato di Letteratura Artistica e poi di Estetica presso la Università di Architettura di Venezia, è diventato ordinario in Estetica nel 1985. Direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Accademia di Architettura di Lugano dal 1998 al 2005, nel 2002 fonda con don Luigi Verzè la Facoltà di Filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, di cui è il primo preside.Dal 2012 è professore emerito di Filosofia presso lo stesso Ateneo. Ha tenuto lezioni, corsi e conferenze presso numerose università e istituzioni europee.Tra i più prestigiosi riconoscimenti: il premio Hannah Arendt per la filosofia politica nel 1999, il premio dell’Accademia di Darmstadt nel 2002, la medaglia d’oro del Circulo de bellas Artes di Madrid nel 2005, la medaglia d’oro Pio Manzù del Presidente della Repubblica Italiana nel 2008, il premio De Sanctis per la saggistica nel 2009, la laurea honoris causa in Architettura dell’Università di Genova nel 2002, quella in Scienze politiche dell’Università di Bucarest nel 2007, quella in Filologia classica dell’Alma Mater di Bologna nel 2014. È cittadino onorario di Sarajevo, per la sua azione politica e culturale durante la guerra e l’assedio della città, e di Siracusa, per i suoi lavori su Platone e il Neoplatonismo. E’ stato co-fondatore e co-direttore di alcune delle riviste che hanno segnato la vita politica, culturale e filosofica italiana tra gli anni ’60 e ’90, da “Angelus Novus” a “Contropiano”, da “Laboratorio politico” al “Centauro”, a “Paradosso”. Tra le sue pubblicazioni, molte delle quali tradotte e molte edite soltanto all’estero, ricordiamo: Krisis, Milano 1976; Dallo Steinhof, Milano 1980; Icone della legge, Milano 1985; L’Angelo necessario, Milano 1986; Zeit ohne Kronos, Klagenfurt 1986; Drama y duelo, Madrid 1987; Méridiéens de la decision, Parigi 1992; Geofilosofia dell’Europa, Milano 1994; L’Arcipelago, Milano 1996; Le dieu qui danse, Parigi 2000; Hamletica, Milano 2009; The Unpolitical, Yale Univ. Press 2009; Doppio ritratto. San Francesco in Dante e in Giotto, Milano 2012; Il potere che frena, Milano 2013. La sua ricerca teoretica si concentra nel “trittico”: Dell’Inizio, Milano 1990; Della cosa ultima, Milano 2004; Labirinto filosofico, Milano 2014. Una personalità di eccellenza e ingegno, come recita il motto del nostro premio, che stiamo definendo in merito alla cinquina dei finalisti della nuova edizione che si terrà come sempre il penultimo sabato di luglio del prossimo anno. Promuovono il premio Franco e Lucia Semeraro con l’Hotel Gabbiano Azzurro e il Caffè letterario & libreria Il gabbiano azzurro assieme al sottoscritto, che confida nella sempre convinta partecipazione attiva della Amministrazione Marinese. Non mancherà la Proloco marinese e l’Acqua dell’Elba che grazie all’amicizia e alla sensibilità di Fabio Murzi non farà mancare il suo appoggio.

Jacopo Bononi – Presidente del Premio La Tore Isola d’Elba