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Istituto Foresi: termina la dirigenza di Fazio. Incontro con Provincia e Comune a Concia di Terra.

Scritto da Istituto Statale d’Istruzione Superiore “R. FORESI” Portoferraio

Istituto Foresi: termina la dirigenza di Fazio. Incontro con Provincia e Comune a Concia di Terra.

Ieri mattina, il dirigente dell’ISIS Foresi, Enzo Giorgio Fazio, ha presentato alla Provincia e al Comune di Portoferraio le recenti realizzazioni al plesso di Concia di terra. Erano presenti il sindaco Angelo Zini e l’assessore Chiara Marotti per il Comune, l’ing. Barbara Moradei, l’ing. Stefano Bagni e il geom. Pasquale Bottino per la Provincia, la presidente del Consiglio di Istituto Marika Donati, il presidente della Consulta provinciale degli studenti Pietro Gentili, il dott. Antonio Arrighi e la prof.ssa Alessandra Rando che dal primo settembre guiderà il Foresi.
Il preside Fazio ha fatto da guida nella visita degli ambienti all’aperto e al chiuso, spiegando il senso degli interventi e parlando dei progetti e delle numerose collaborazioni.
Al termine, il sindaco Zini ha espresso la riconoscenza dell’Amministrazione comunale di Portoferraio donando al preside Fazio una targa con questa motivazione: “Riconoscimento al Dirigente scolastico Enzo Giorgio Fazio per aver contribuito a rafforzare il legame tra scuola e Territorio, sviluppando progetti e collaborazioni”.
Fazio ha quindi ringraziato quanti hanno collaborato in questi anni, sia il personale docente e il personale ATA, sia gli studenti e le famiglie, sia i numerosi soggetti socioeconomici dell’Isola.
E’ l’occasione per uno sguardo sintetico sulla dirigenza. Un tempo non facile ma ricco di lavoro e di realizzazioni.
Sono sicuramente tre i fattori che hanno orientato l’azione in questi sette anni: l’attenzione al singolo, l’inclusione, il valore degli ambienti di apprendimento. In una scuola dislocata su quattro plessi, con una sezione carceraria, oltre settecento studenti, più di cento docenti e il personale ATA, l’attenzione al singolo costituisce un elemento di crescita dell’insieme. “A volte è stato difficile, ma ho cercato di non perdere di vista la singola persona, con le attitudini e i bisogni”. Questo rimanda all’altro aspetto, l’inclusione: “Una scuola-casa aperta, in cui ogni componente gradualmente si sente parte di una comunità in cammino, una scuola che vive il rapporto con il Territorio in reciprocità, ricevendo e dando”. Assume importanza allora adeguare gli ambienti di apprendimento per essere all’altezza di questi compiti e di una didattica innovativa. Le realizzazioni a Concia di Terra, e, per quanto possibile, a Salita e al Grigolo, sono una testimonianza di questo impegno.
Le criticità della scuola elbana sono note, in particolare il turn over del corpo docente. Il preside sottolinea anche la mancanza di una “vera” armonizzazione dell’offerta formativa e degli interventi dai 3 ai 18 anni, insieme ad una debole cultura dell’orientamento, sia nel primo che nel secondo ciclo, e della valutazione. “Manca – aggiunge – una visione unitaria della scuola elbana. Qualche sforzo lo abbiamo fatto per ritrovarci e confrontarci su questo. Ma c’è ancora da lavorare per un vero salto di qualità”. E questo a fronte di molte iniziative che la scuola elbana ha messo in capo sui vari versanti dell’Isola con realtà positive; rappresentano, inoltre, una grande opportunità l’omogeneità del Territorio, pur nella rispettive peculiarità, la disponibilità dei tanti soggetti, la stretta collaborazione tra le varie istituzioni. La scuola e la società possono trarre grandi vantaggi da un Territorio che si presenta unito, capace di esprimere apprezzamento e solidarietà per i percorsi formativi e per gli operatori (e in ciò molto conta avere un corpo docente stabile). Deve crescere l’idea della scuola come comunità: “La scuola riverbera il contesto, è realtà trasversale. Insomma, la scuola come modello di comunità inclusiva dentro un sistema di servizio ai bisogni del Territorio, con un’analisi costante dei fabbisogni formativi, con la preparazione delle professionalità del futuro ma soprattutto dei cittadini per un futuro sostenibile, cittadini competenti, capaci di correttezza e onestà”.
In sette anni, tanti volti e situazioni, con “l’amarezza e la tristezza per chi ci ha lasciato in questi anni, alunni e personale, e la gioia per la regata velica ‘Trofeo Fabio Bardelloni’ in rada con i nostri studenti, gli istruttori della Lega Navale e i ragazzi di Exodus”.
Proprio alla Fondazione Exodus e ai suoi ragazzi il preside Fazio dedica un ultimo pensiero. “Un’esperienza inclusiva preziosa – dice – dove ciò che la scuola ha ricevuto ha largamente superato ciò che ha dato. E questo in termini di scambio di esperienze tra alunni, di drammatizzazione delle competenze e di innovazione dei contenuti. Ma anche di tempi distesi e dell’importanza di regole certe. Il tutto in un orizzonte di senso che è l’essere comunità”.

[altre foto degli ambienti si possono trovare sulla pagina FB @ISIS Raffello Foresi]

Istituto Statale d’Istruzione Superiore “R. FORESI” Portoferraio