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Covid-19, “le Isole Minori devono essere considerate zone autonome rispetto alla Regione di appartenenza”

Scritto da Ruggero Barbetti

Covid-19, "le Isole Minori devono essere considerate zone autonome rispetto alla Regione di appartenenza"

Nel mese di marzo u.s. avevo già affrontato questo argomento che aveva avuto eco anche sulla stampa nazionale ma che non aveva avuto riscontro da parte del Presidente della Regione e oggi, alla luce dell’andamento dei contagi, dovuti anche alla cosiddetta variante Delta, penso che possa essere ancora utile per raggiungere l’obiettivo che io avevo già auspicato.

Il Presidente Giani, in primavera, ha detto anche cose buone e giuste riguardo all’Isola d’Elba zona bianca ma in quel momento ha contemporaneamente perso la prospettiva dell’opportunità di un’azione incisiva e di una strategia più complessa per raggiungere un obiettivo più organico che avrebbe avuto un respiro nazionale.

Il primo equivoco di Giani è stato parlare di Isola d’Elba, il secondo è stato parlare di Arcipelago e il terzo equivoco è stato di chiedere per l’Elba e l’Arcipelago la zona bianca.

In Italia, salvo errori, ci sono 27 isole minori abitate e suddivise in sei regioni: Capri, Ischia e Procida per la Campania; Capraia, Giglio, Gorgona e l’Elba per la Toscana; Ponza e Ventotene per il Lazio; Isole Tremiti per la Puglia; Pantelleria, Lampedusa, Linosa, Favignana, Marettimo, Levanzo, Ustica, Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi e Salina per la Sicilia; Sant’Antioco, San Pietro e la Maddalena per la Sardegna.

E’ chiaro quindi che innanzi tutto non si può e non si deve parlare di Arcipelago ma di ogni singola isola e per secondo che i dati di ogni isola minore devono essere valutati autonomamente non solo dai dati della Regione di appartenenza, ma anche dai dati dalle altre isole dello stesso Arcipelago. Va da sè che ogni isola è diversa dall’altra con differenze numeriche e di densità abitative significative. Si pensi agli oltre 60.000 abitanti di Ischia, ai 30.000 dell’Elba, ai 14.000 di Capri per finire ai 10 abitanti di Giannutri.

Come tutti abbiamo imparato a conoscere, il governo italiano, a fronte del miglioramento della situazione epidemiologica, ha modificato il precedente sistema di attribuzione dei colori alle regioni in base al quale determinare la tipologia di restrizioni. Il nuovo sistema si basa sull’incidenza dei contagi e sul tasso dei ricoveri in ospedale: sui dati di questi indicatori la cabina di regia del Ministero della Salute attribuisce il colore alla regione e le rispettive restrizioni.

Quello che deve essere quindi chiesto al Governo da tutti e sei i Presidenti di Regione interessati (l’unione fa la forza) è che questo calcolo non sia fatto solo a livello regionale ma anche Isola per Isola. Oltretutto si tratta di un calcolo veramente semplice grazie al basso numero di abitanti ma soprattutto al basso numero di contagi che interessa le nostre piccole isole.

Il raggiungimento di questo obiettivo e il suo mantenimento, meritandolo sul campo in base al rispetto degli indicatori che determinano il colore bianco, sarebbe per la nostra Isola una promozione turistica eccezionale almeno per i mesi di settembre e ottobre, in un periodo in cui la GAT niente fa e anzi “è riuscita nell’impresa” di chiudere il bilancio 2020 con un avanzo di ca. 1.500.000€…..

Ruggero Barbetti