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Rio Marina, alla riscoperta delle origini

Scritto da Ufficio Stampa Comune di Rio

Rio Marina, alla riscoperta delle origini

A Rio Marina, il progetto di recupero e restauro del Palazzo del Governatore delle Miniere.

Ben più del restauro di un complesso settecentesco. Il progetto voluto da Marco Corsini, sindaco di Rio, romano di nascita ed elbano per passione, ha l’ambizione di recuperare i simboli identitari del paese e dei suoi abitanti, eredi di un popolo forgiato dal mare e dal ferro delle miniere che, dai tempi degli Etruschi in poi, colora di rosso e fa brillare la costa nord est dell’Elba, rendendola uno scrigno mineralogico di impareggiabile ricchezza.

Si comincia dal Palazzo del Governatore delle Miniere, un complesso di 600 metri quadrati coperti, composto da due fabbricati, un giardino, un agrumeto e una piccola corte. Edificato alla fine del ‘700, fu la residenza del delegato governativo francese e, più tardi, la residenza riese di Napoleone. Da decenni è solo un rudere abbandonato. Nel 2019 è stato acquisito dal Comune. Per il progetto preliminare di restauro, sono state chiamate all’opera due architette di fama internazionale, specializzate nel recupero di beni storici e monumentali: la romana Paola Del Gallo di Roccagiovine, che dei Bonaparte è una diretta discendente, e la veneziana Elisabetta Fabbri, progettista tra l’altro del ristrutturato teatro San Carlo di Napoli, affiancate da restauratori, strutturisti, impiantisti e agronomi.

“Il recupero del Palazzo del Governatore – sottolinea l’architetta Fabbri – va ben oltre il valore architettonico della struttura. È stato per secoli il cuore della comunità e merita di tornare ad esserlo, segnando magari l’inizio di un percorso di riscoperta di un grande patrimonio storico”.

“La collocazione della residenza nel cuore della parte più antica del borgo tra vicoli e scalinate – aggiunge l’architetta Paola Del Gallo – complica il rispetto dei necessari standard, a cominciare dall’abbattimento delle barriere architettoniche. Una bella sfida che richiede un grande sforzo sinergico”.

Oltre tre milioni di euro il costo stimato dell’opera. Tra le ipotesi di destinazione finale, il sindaco Corsini ne predilige una: “potrebbe diventare un centro di internazionale di studio e ricerca geologico e mineralogico, unico nel suo genere, con tanto di foresteria per ospitare campus temporanei, anche e sopratutto in periodi di bassa stagione. Una soluzione che rispetterebbe la vocazione e la storia del complesso ma che al tempo stesso rappresenterebbe un’importante occasione di rilancio e sviluppo del territorio”. Per passare dalle idee ai fatti, serve il coinvolgimento di altri soggetti in grado di sostenere gli sforzi del piccolo Comune elbano. “Questo è solo il primo passo di un lungo percorso – conclude Corsini – Noi ci crediamo e siamo pronti a cominciare”.