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Atti vandalici alle panchine arcobaleno, “l’importanza di educare ed educarsi alla diversità”

Scritto da Agedo Elba

Atti vandalici alle panchine arcobaleno, "l'importanza di educare ed educarsi alla diversità"

Ed anche Portoferraio si alza un forte vento omofobo che scompiglia le panchine rainbow. Il giorno dopo la sua inaugurazione, anche la seconda panchina arcobaleno, piazzata ai guardini di Carpani dal Comitato di Carpani, è stata vandalizzata ed imbrattata da qualcuno a cui danno fastidio i colori della comunità LGBTIAQ+. Se per il danno della prima panchina arcobaleno inaugurata a Portoferraio si era pensato ad una rottura strutturale o ad un gesto vandalico da non riferirsi però ad un atto omobilesbotransfobico, stavolta i dubbi vengono dissolti.

Non può essere un caso o una ragazzata estiva mentre si beve una bibita, questo sembra essere un vero e proprio messaggio che i colori dell’arcobaleno e ciò che si portano dietro, non piacciono a qualcuno all’Isola d’Elba.

A questo gesto dal sapore amaro, proprio in un periodo in cui tutta la comunità LGBTIA+ si stringe attorno ad un DDL che tutti noi speriamo divenga Legge a tutti gli effetti, si chiede una risposta forte da parte degli Amministratori del Comune di Portoferraio, mentre a tutti i cittadini dotati di una coscienza civile chiediamo una presa di posizione nei confronti di questi atti, che condannino chi sciupa un bene comune, un simbolo di inclusività e rispetto, utile a tutti.

“C’è tanto da lavorare”, commenta la dottoressa Maria Frangioni, responsabile dell’Associazione Agedo Livorno Toscana sul territorio elbano, “il nostro gruppo dei genitori e amici di persone LGBTIA+ deve rafforzarsi, ingrandirsi e imporsi nella condanna di certi atti, anche più gravi. Le panchine arcobaleno andrebbero messe anche in luoghi più visibili, più centrali così che abbiano un maggior impatto sulla cittadinanza e possano essere più protette da vandalismi che sminuiscono il loro valore. Una nostra socia suggerisce che si colorino tutte le panchine del centro come reazione dura contro chi non vuol sedersi né far sedere gli altri sulle nostre panchine!”

Perchè dunque non proporre al Comune di Portoferraio, che sappiamo molto sensibile alla tematica, una presa di decisione così che tutti possano capire quanto sia importante educare ed educarsi alle diversità? Ricordiamo che Portoferraio fa parte della rete READY (rete nazionale delle Regioni ed Enti locali per la prevenzione della Omobilesbotransfobia), quindi è un Comune virtuoso che già si colloca fra quelli in lotta contro atti omolesbobitransfobici, facciamo in modo che possa dimostrarlo anche con ferme condanne ad atti che sviliscono il suo valore.