Premio La Tore: una nuova location, una mostra e un omaggio a Battiato

Scritto da Jacopo Bononi - Presidente Premio Letterario La Tore Isola d'Elba

Il doppio evento del Premio La Tore si terrà sabato 24 luglio e domenica 25 luglio dalle ore 21.45 non in Piazza della Chiesa, come di consueto, ma sempre per motivi legati al Covid in Piazza della Vittoria. L’Evento sarà introdotto, a partire dalle 19 del sabato presso l’Arthotel Gabbiano Azzurro due, dalla inaugurazione della Mostra ‘Partenze’ dedicata alle Opere a tema napoleonico del maestro Italo Bolano, al quale sarà intitolata una Galleria all’Arthotel: egli fu membro del Comitato Scientifico e d’Onore del quale ora fa parte la vedova Alessandra Ribaldone Bolano. La vernice della Mostra, che si terrà in concomitanza dell’aperitivo in onore di Pietrangelo Buttafuoco, sarà condotta dal prof. Angelo Filippo Rampini dell’Università di Brescia che poi condurrà anche la serata con la dott.ssa Lucia Soppelsa e vedrà la partecipazione, in qualità di ospite d’Onore, del prof. Alberto Brandani, amico di Bolano, il quale pronuncerà l’orazione di apertura della esposizione. Con il dott Buttafuoco si è poi concordato di omaggiare durante la serata la figura di Franco Battiato, suo amico e suo conterraneo, spesso presente a presentazioni di suoi libri in Sicilia, attraverso un momento iniziale introduttivo nel quale sarà trasmesso un suo brano tratto da Charles Baudelaire e adattato dal compianto filosofo Manlio Sgalambro, autore per Battiato anche di diversi libretti per Opera. Ha detto Buttafuoco dell’amico artista scomparso: (…) Franco Battiato è un prisma le cui sfaccettature variano dalla erudizione, all’essoterico, all’esoterico, alla ricreazione, all’umorismo e a una straordinaria capacità dionisiaca. E’ molto bello arrivare a Battiato, ad esempio, tramite le parodia che ne fa Fiorello. Questa è la potenza del suo segno artistico. Lui entrava di diritto nelle stanze immacolate dei più specchiati conservatori, così come nelle automobili dei tassisti che si sganasciavano dalle risate ascoltando Fiorello che lo imitava. Gli euclidei affidati a Fiorello davano un esito dadaista. E Franco Battiato ha realizzato questo miracolo. (…) E ancora: (…) poi il sodalizio con Manlio Sgalambro, che è stato il nostro Eraclito, un filosofo presocratico a tutti gli effetti. Con Manlio Sgalambro sono nati veri capolavori. Era bellissimo vederli sul palcoscenico: quello più istrione era il Professore. Una coppia di una complicità straordinaria. (…) Nell’occasione del primo appuntamento del Premio La Tore, quello con Buttafuoco, poi ci sarà modo di ricordare Italo Bolano, come detto sopra: la mostra sarà preceduta da una esposizione visitabile dal 20 giugno presso l’’International Art Center’, sempre relativa alla produzione dedicata dall’artista a Napoleone, mentre all’Arthotel fino alla fine di settembre i turisti potranno apprezzare, con ingresso libero, le opere di Bolano ogni giorno dalle 16 alle 23. La carriera di Pietrangelo Buttafuoco ha a che fare col mondo del giornalismo e della televisione. Dopo essersi diplomato al Liceo Classico di Leonforte, si laurea in Filosofia all’’Università degli Studi di Catania, perfezionando successivamente i propri studi all’estero, in Germania. Buttafuoco dagli anni Novanta del Novecento è direttore del periodico L’Italia settimanale, dove si segnala per copertine dai titoli provocatori. Alla fine degli anni novanta conduce per due stagioni, su Canale 5, chiamato dall’allora direttore Giampaolo Sodano, la trasmissione Sali e Tabacchi. Lasciato Il Giornale, lavora per alcuni anni a Il Foglio di Giuliano Ferrara, prima di approdare nel 2004 a Panorama chiamato da Pietro Calabrese. Nel 2005 pubblica per la Arnoldo Mondadori Editore il romanzo ‘Le uova del drago’, finalista al Premio Campiello 2006. In precedenza per le Edizioni di Ar, ha pubblicato una raccolta di suoi articoli dal titolo ‘Fogli consanguinei’. Nel 2006 realizza su LA7 il programma Giarabub. Il 18 maggio 2007 viene nominato presidente del Teatro Stabile di Catania, succedendo al dimissionario Pippo Baudo. Da giugno a settembre 2007 conduce su LA7, in coppia con Alessandra Sardoni, la trasmissione Otto e mezzo, nella sostituzione estiva dei conduttori Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni. Il 5 febbraio 2008 esce il suo secondo romanzo, ‘L’ultima del Diavolo’, in cui si parla della vicenda del monacocristiano Bahira, che secondo una leggenda avrebbe riconosciuto nel giovane Maometto i segni del carisma profetico. Nel 2008 pubblica anche Cabaret Voltaire, un saggio sul rapporto tra Islam e Occidente. Il 1º febbraio 2009 ha ricevuto la “Candelora d’Oro”, riconoscimento istituito dal Comune di Catania nel 1988. Nel novembre 2009 ha pubblicato il volume ‘Fìmmini’. A partire dal novembre 2011 conduce la trasmissione settimanale ‘Questa non è una pipa’ su Rai 5. Nel 2011 pubblica anche il romanzo ‘Il Lupo e la luna’. Il 16 novembre 2011 è nominato consigliere d’amministrazione dell’Università degli Studi di Enna “Kore”. Dal marzo 2012 collabora a La Repubblica. Dopo 5 anni, il 29 ottobre 2012, si dimette dalla presidenza del Teatro Stabile di Catania. Lasciato Panorama, riprende a scrivere per Il Foglio. Dal febbraio 2015 scrive per il Fatto Quotidiano e a partire dal 2019 inizia anche a collaborare con Il Quotidiano del Sud. A novembre di quell’anno è nominato presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo. Viene spesso invitato in alcune trasmissioni televisive di attualità come opinionista. Il Premio letterario La Tore Isola d’Elba è promosso da Franco e Lucia Semeraro e dall’Hotel Gabbiano Azzurro, nonché patrocinato dal Comune di Marciana Marina con la partecipazione della Pro-Loco marinese e vede anche quest’anno la sponsorizzazione di Acqua dell’Elba che acquisterà sia il quadro-premio di Regoli per Mauro Corona sia quello realizzato per la serata dello scorso anno, saltata causa Covid, da Luca dall’Olio. Per la serata dedicata a Corona a condurre avremo la dott.ssa Alessandra Fagioli e come di consueto la dott.ssa Lucia Soppelsa. Non mancherà, per entrambi i vincitori, il consueto omaggio del dott. Marcello Bruschetti, presidente di Enoglam Evo.

Jacopo Bononi-presidente

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