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Giovanni Fratini risponde al Dr. Camici: “Il Forte Stella non è mai stato di proprietà del Comune”

Scritto da Giovanni Fratini

Giovanni Fratini risponde al Dr. Camici: "Il Forte Stella non è mai stato di proprietà del Comune"

Leggo spesso i quotidiani locali on line e proprio l’altro giorno mi sono imbattuto su un intervento con il quale l’amico Sergio Bicecci esprime amarezza per aver trovato, durante una passeggiata nel centro storico, il cancello del Forte Stella chiuso. Si chiede come abbia potuto l’Amministrazione comunale decidere di vendere a privati quel “prezioso monumento” e si augura che qualche “curioso” possa andare a “riesumare i relativi atti“ in modo da scoprire “il responsabile” di una così tanto sciagurata decisione.

E il “curioso” l’ha subito trovato: il Dr. Marcello Camici, appassionato cultore della storia recente e passata della nostra città del quale leggo spesso i suoi dotti ed interessanti scritti.

Ebbene il Dr.Camici non esita a manifestare il sospetto che l’alienazione del Forte sia avvenuta quando era “la Giunta Fratini ad amministrare Portoferraio”. 

Evidentemente questa volta il Nostro non ha fatto alcuna ricerca nell’archivio storico comunale di cui è assiduo frequentatore. Se l’avesse fatta si sarebbe accorto di un particolare di non poco valore: che il Forte Stella non è mai stato di proprietà del Comune.

Fino ai primi anni del secolo scorso ha fatto parte del Demanio militare dello Stato. Con l’apertura dello stabilimento siderurgico, avvenuta, se non vado errato nel 1901, la Soc.Elba, proprietaria dello stabilimento, doveva dare una sistemazione abitativa ai numerosi operai giunti all’Elba anche dal continente e riuscì a convincere il Governo di allora a togliere il vincolo militare sul Forte e a farlo passare da bene demaniale a bene patrimoniale disponibile. E la Soc. Elba ne acquistò la proprietà.

Finita la seconda guerra mondiale la Soc.Ilva, subentrata alla Soc.Elba, decise di smantellare l’impianto siderurgico e di vendere alcuni immobili di cui era proprietaria: il Forte Inglese e Il Forte Stella (per la precisione “i fabbricati esistenti con annessi piazzali costituenti il Forte Stella cintato da bastioni”). Chiese alla Amministrazione comunale, presieduta dal Sindaco Sauro Giusti, la disponibilità all’acquisto, ma l’Amministrazione, nel 1952, per insormontabili carenze finanziarie, decise di acquistare solo il Forte inglese. Difficoltà comprensibili negli anni immediatamente successivi alle distruzioni provocate dalla guerra.

Lo Stella fu, quindi, venduto a privati alla fine del 1954. 

Negli anni in cui sono stato in Comune come Assessore o come Sindaco certo non tutte “le ciambelle sono uscite con il buco”, non tutte le scelte fatte sono state indovinate. Ho senz’altro commesso errori. Mi sento però di poter ricordare al Dr.Camici che, per quanto riguarda i beni storici della nostra città, qualcosa di buono è stato fatto. Prima di tutto non sono stati ceduti a privati beni di valore. Anzi, il patrimonio storico del Comune è stato accresciuto.

Mi riferisco al Teatro dei Vigilanti che apparteneva a privati. E’ stato acquistato dal Comune ed è stato restituito alla città nel 1997. Alla ex Caserma De Laugier, semidistrutta dai bombardamenti dell’ultima guerra e recuperata a centro culturale. Ai bastioni medicei riaperti al pubblico prima da Via Palchetti ( negli anni ’70) e poi da Via Guerrazzi ( negli anni ’90 ); all’area archeologica della Linguella per la quale, negli anni ’70, ottenemmo la smilitarizzazione e la concessione dallo Stato e fu avviato un progetto di riqualificazione. Al Forte Falcone avuto in concessione dallo Stato nel 1998, dopo anni di insistenti richieste, consentendo non alla mia, ma alla Amministrazione presieduta dal Sindaco Peria di realizzare un imponente e stupendo progetto di recupero.

Giovanni Fratini

P.S. Onde evitare che il Dr.Camici mi rimproveri di non essermi opposto alla scelta fatta dalla Amministrazione Giusti nel 1952, faccio presente che all’epoca vivevo l’età della adolescenza. Nato nel 1943, avevo solo 9 anni. Non ricoprivo, quindi, alcuna carica pubblica. Neppure quella di Sindaco dei ragazzi perché la legge che lo prevede non era stata ancora approvata.