Piazzetta Pietri, le considerazioni di Riccardo Nurra

Scritto da Riccardo Nurra

Oramai si è detto e ripetuto tante volte che noi a Cosmopoli siamo speciali.
Quando vediamo nel nostro paese qualcosa di nuovo che è brutto, subito ci indigniamo e proviamo un senso di fastidio per un nuovo sconcio; poi, piano, piano ci adattiamo, ci abituiamo e non ci facciamo quasi più caso.
Oggi parliamo della zona di piazzetta Pietri.
Non sarà il centro storico, ma è pur sempre una zona molto frequentata: una scuola, un supermercato, una scuola guida, l’ACI e in mezzo a tutto ciò, come una balena arenata e agonizzante, la struttura del vecchio glorioso Cinema Pietri.
E allora cosa è stato fatto per bonificare la zona e metterla in sicurezza?
C’è stata messa la FETTUCCIA BIANCOROSSA.
La FETTUCCIA è come la “bomba” di quando eravamo piccini e si giocava a “rimbiattarelli”, quella ci liberava e così fa la fettuccia, messa quella siamo a posto come il diamante: “è per sempre”.
E’ come le quattro frecce delle auto che quando le accendiamo si pensa di poter far di tutto.
Si, ma ora non c’è più neanche quella: è tutta strappata.
E questo sarebbe eventualmente il modo di impedire a dei ragazzini di passare nella zona pericolosa.?
Qualcuno potrebbe rispondere che è una segnaletica temporanea, ma non è così.
Sono anni oramai che quei brandelli sventolano alla brezza.
E non diamo la colpa al Covid che ce n’ha tante, ma questa no.
So che la struttura non è del Comune, ma la responsabilità per la sicurezza dei cittadini e del decoro si.
E allora vogliamo aspettare dell’altro? C’è sempre bisogno che qualcuno lo faccia notare?
Magari “temporaneamente” isoliamo la zona pericolosa con un robusto tavolato o dei pannelli, perché si pensa che la fettuccia sia per sempre, ma non è così.
E noi, oramai soliti “barocci”, ci siamo abituati, stiamo zitti e facciamo finta di niente.
Toc, toc, toc.
C’è qualcuno in Biscotteria?

Riccardo Nurra