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Duomo di Portoferraio (Parte Settima)

Scritto da Marcello Camici

Duomo di Portoferraio (Parte Settima)

Dopo il 1861 il Duomo fu dotato di organo.
Di scuola toscana all’inizio era posto nel coro dietro l’altare maggiore.
Oggi si trova in cantorìa sopra il portone d’ingresso dove è stato collocato nel 1929 .
Vi si accede con una scaletta a chiocciola con ingresso dalla navata destra.
E’ posto fra due pilastri con capitelli corinzi che sorreggono un architrave in marmo.
Presenta due grandi decorazioni dorate a forma di grappoli d’uva pendenti dall’alto.
La sua facciata è formata da 31 canne del principale 8’, disposte a cuspide con ali: la canna maggiore al centro corrisponde al Mi1. Il labbro superiore è a mitria. La linea disegnata dalle bocche ha andamento simmetrico a quella della sommità delle canne. La tastiera ha l’estensione Do1-La5 con prima ottava completa (58 tasti).
I tasti inferiori sono ricoperti d’osso.
La pedaliera, orizzontale, ha l’estensione Do1-Fa2 (18 tasti). I registri sono azionati da manette ad incastro disposte su due file, possono essere disposte in combinazione (“polisire”) tirandole verso l’esterno. Per il loro richiamo le stecche del somiere tiro sono provviste di molle.
Nel 1982, essendo inefficiente, è stato restaurato ed inaugurato nel luglio dello stesso anno.

Negli ultimi anni la chiesa del duomo ha subito intervento di restauro con la modifica di alcune finestre dove sono state poste vetrate. Una di queste raffigura la Natività della beata Vergine Maria al cui titolo è dedicato il duomo.
Queste finestre in vetro splendono sotto i raggi del sole la cui luce si rispecchia sul pavimento in marmo policromo a scacchiera creando giochi di luce.

Marcello Camici