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Caloncino, la nota dell’Hotel La Stella

Scritto da Maria Rizzo per l’Hotel La Stella

Caloncino, la nota dell'Hotel La Stella

A giorni dalla sentenza dal TAR riguardo la questione Caloncino, l’Amministrazione Comunale di Marina di Campo chiama un consiglio “di Emergenza” non rispettando i termini di avviso ai consiglieri di 5 giorni e dichiara prematuramente vittoria per scopi politici.
Un’Amministrazione che fino a tempo recente non ha preso in considerazione la questione Caloncino se non ora a pochi mesi dalle prossime elezioni.

Per correggere alcune inesattezze dichiarate da membri dell’Amministrazione, la strada davanti l’Hotel che porta al Caloncino non è publica e non e non è stata costruita per portare alla spiaggia, inesistente su quel lato frontemare. La via del mare finisce alla piazzetta prima della proprietà dell’Hotel La Stella dove le storiche attività di carico di granito avvenivano.
L’area in questione non fa parte della storia a cui si riferisce la Vice Sindaco Petrocchi, quella zona era ripetiamo, a sinistra e prima della proprietà privata. E’ una zona sostanzialmente da tempo abbandonata.

Cavalcando l’onda favorevole iniziata il 14 agosto 2020 quando l’azienda Hotel La Stella in protesta all’Amministrazione Comunale per le ingiustizie subite da cinque anni per avere ricevuto una minaccia di annullamento di una SCIA consolidata per un progetto di riqualificazione dell’area approvato nel 2019 e per avere ricevuto un Diniego alla richiesta di demanio, tutte richieste che avrebbero reso l’area veramente disponibile a tutte le persone e le barche. Un progetto ripetiamo, approvato dal Sindaco Montauti e che costava all’Hotel La Stella più di 100.000,00 Euro mentre al Comune e ai cittadini 0 Euro; spesa per il progetto tutta a carico dell’Hotel La Stella.

L’Hotel La Stella aveva fatto notare ripetutamente all’Amministrazione Comunale che la situazione incontrollata e di caos che regnava al Caloncino era una di grave pericolo. Da una parte c’era il diving che occupava tutto il frontemare e faceva continui e grossi carichi di benzina e di bombole senza che nell’area ci fosse alcuna prevenzione in un luogo non mai destinato ad attività portuali e che porto non è e che quindi non ha nessuna possibilità di protezione per le numerose persone che lì vengono a godersi il mare. In aggiunta, il continuo circolare di mezzi a motore tra persone e bambini, e che la situazione esistente lasciava la stragrande maggioranza di persone priva di balneazione.

Per risolvere questi problemi, Il progetto di riqualificazione proposto dall’Hotel La Stella, includeva il rifacimento del muraglione, la messa in sicurezza dello scivolo per le barche, il risanamento della strada, la messa in sicurezza del “Porticciolo” con un argano a corrente elettrica fornita dall’Hotel, una corsia di lancio di 12-15 metri, il posto barca per 7 barche sul porticciolo garantito tutto l’anno, il passaggio di mezzi per portare carrelli, posto per la balneazione a sinistra del Caloncino, risanamento della scogliera e montaggio di illuminazioni per favorire la passeggiata notturna. Il progetto era stato presentato nel 2018 e discusso e modificato secondo le richieste del Sindaco Montauti e avrebbe eliminato tutti i problemi creando una convivenza tranquilla per tutti.

I dettagli del progetto erano stati presentati a tutta l’Amministrazione e ai proprietari dei natanti il 23 agosto 2019 quando si era raggiunto un accordo sui dettagli tra l’azienda nella persona di Maria Rizzo e i padroni dei natanti nella persona di Michele Spinetti, Roberto Rocchi, Daniele Battistini e Pasquale Petrocchi, accordi che l’Hotel La Stella tramile l’Avv. Martellosio ha inviato all’Avv. Nocentini che allora era l’avvocato del Comune.

Come risposta e dopo 9 mesi di silenzio totale, l’Amministrazione prima favorevole nel maggio 2020 manda un secco diniego per la richiesta del demanio e una minaccia per l’annullamento della SCIA per il progetto di riqualificazione. Per completare, il diving ritorna alla sua abitudine di prima, ignorando il diniego e occupando ancora il totale del frontemare come corridoio di lancio, godendo indisturbato da tutti gli enti che erano stati avvisati.

In seguito alla nostra chiusura della strada in protesta, che capiamo non è stata la scelta migliore per far capire alle persone come stavano le cose davvero l’Amministrazione ha potuto cavalcare l’onda della nostra non migliore scelta facendo dell’accaduto uno strumento politico.

Adesso l’Amministrazione vorrebbe fare credere ai cittadini che il contenzioso in corso lo ha creato l’Hotel La Stella e che costa ai cittadini. Quello che costa ai cittadini è la decisione di esproprio scelta dall’Amministrazione che invece poteva avere un’area completamente rinnovata che tutti i cittadini potevano usare a costo 0.
L’hotel La Stella è stato messo in una situazione senza scelta tranne le vie legali che effettivamente costano all’azienda e non ai cittadini come le spese del Comune.

La storia del Caloncino non è quella a cui si riferisce ripetutamente della lavorazione del granito. Questa attività si svolgeva nella zona della piazzetta e non nel Caloncino. La cementazione del Caloncino dove prima sia strada che Porticciolo era scogli è stata fatta in dispetto di leggi e di ambiente. Vi è stata una cementazione illecita e triste per quanto riguarda la bellezza del luogo che è venuta rovinata per accomodare gli interessi politici e il godimento di pochi. Il muraglione brutto addossato ai bellissimi scogli scolpiti dalla natura è un sacrilegio di cui nessuno protesta. Si poteva fare altrimenti per proteggere 5 barche. La strada di fronte l’Hotel La Stella non porta alla spiaggia come falsamente dichiarato nelle varie dichiarazioni dall’Amministrazione. Porta si, ad una piccola zona demaniale e al “Porticciolo” di proprietà privata. L’Hotel La Stella ha solo chiesto discrezione e non abuso ai padroni dei natanti, ordine invece di caos e rispetto anche per i diritti degli altri tutti. Un bene del genere non può essere considerato un bene di pochi (5 natanti e un diving) ed è per questo che l’Hotel La Stella voleva fare del proprio bene un bene aperto a tutto il publico con il rispetto reciproco. L’Amministrazione ribadisco vuole un bene di cui pochi usufruiscono e abusano togliendo i diritti invece a tanti.

Maria Rizzo per l’Hotel La Stella