Comitato Elba Salute: “Molto apprezzato il confronto politico sul momento che vive la sanità elbana”

Scritto da Francesco Semeraro - Comitato Elba Salute

Molto apprezzato il confronto politico sul momento che vive la sanità elbana. Meno apprezzato è voler escludere i cittadini a partecipare, almeno da spettatori, ai dibattiti sulla loro salute visto anche il divieto di partecipare ai Consigli Comunali.

Non vogliamo entrare nel confronto politico tra il Presidente della Conferenza dei Sindaci Angelo Zini e il Consigliere di Minoranza Luigi Lanera però da cittadini che utilizziamo e che lo vorremmo fare al meglio la sanità pubblica, ci permettiamo qualche riflessione su alcuni punti del confronto con la speranza che siano lette in chiave utile per la Sanità Elbana.

Una frase che spesso sentiamo per minimizzare difficoltà e criticità è: “la carenza del personale medico e infermieristico”. Sfogliando i bandi e i concorsi di questo ultimo anno non abbiamo trovato, a meno che non ci sia sfuggito, nessun bando per medici con destinazione Elba se si escludono un chirurgo riconfermato, un tecnico di radiologia e il dentista che a marzo sarà sostituito. Se non si fanno bandi e concorsi i medici non si trovano.

La stanzialità; con quello che offre l’Elba ai medici provenienti da altre strutture ospedaliere per una giornata di lavoro nel nostro ospedale crediamo che nessun medico di buon senso chiederebbe di restare fisso sulla nostra isola. A questi medici è riconosciuta secondo i casi una ricca diaria come l’ex art.55 (€. 60,00 all’ora) e bonus vari del “Progetto Elba” e a volte anche l’Hotel per il pernottamento. A fine giornata tornano a casa con un gruzzoletto pari quasi a un terzo o un quarto dello stipendio mensile di un medico residente all’Elba. Mentre loro tornano a casa con una cifra non indifferente per una giornata di lavoro, i nostri medici devono sobbarcarsi reperibilità, guardie ed emergenze.

Concordiamo senza ombra di dubbio che le Associazioni di volontariato sono la spina dorsale dell’emergenza-urgenza della nostra sanità e il valore aggiunto della Protezione Civile. Sono un insieme di volontari preparati e sempre disponibili che dedicano al sociale e alla solidarietà quei minuti liberi della propria giornata.

CAMERA IPERBARICA; come scrive anche una Signora esperta del settore, bisognerebbe pensare in grande quando si dispone di una macchina tecnologicamente avanzata come la nostra dalle alte possibilità di cura oltre le MDD (malattie da decompressione) e la terapia per intossicazione da monossido di carbonio. La nostra iperbarica può fare moltissime terapie anche salvavita comprese quelle che molti Elbani fanno a Pisa dove alcuni sono accompagnati anche in ambulanza. Come per altre urgenze anche su questa possibilità si parla al futuro: faremo, provvederemo arriveranno due tecnici con Master per iperbarica ma nel frattempo l’unico tecnico abilitato al funzionamento di questo tipo di iperbarica attualmente in servizio nel nostro ospedale e con la sua esperienza ha espertizzato il personale Elbano all’uso di tale macchina, il 12 febbraio prossimo andrà via per termine di contratto anche se più volte ha manifestato, visto che è Elbano, la volontà di rimanere. Silenzio assordante. Lui andrà via ma gli altri in sostituzione arriveranno e quando?? Tra le righe del Confronto politico Zini-Lanera, si legge che solo dopo la firma del “Progetto iperbarica Elba” (di cui si chiede copia) l’Azienda sarà chiamata a finanziare. QUANTI ANNI PASSERANNO?? Noi crediamo che non ci sia tempo da perdere perché da indiscrezioni pare che l’iperbarica di Pisa presto smetterà di funzionare e se la nostra fosse pronta ad assolvere le mansioni per le quali è stata progettata, sarebbe un boccone ghiotto per la nostra sanità poiché molti che ora vanno a Pisa per le terapie iperbariche, compreso i nostri pazienti, verrebbero a farle all’Elba portandoci utili DRG.

La cosa che rattrista di questo confronto è che le parti non abbiamo parlato di “Ospedale di Comunità” fino a qualche mese fa il fiore all’occhiello della nostra sanità e che tanto aiuto e attenzione ha dato ai malati cronici e terminali e alle loro famiglie a volte non in grado di ospitarli e curarli nelle proprie abitazioni. Questo ottimo servizio sociale ha quasi perso la sua autonomia. Si comincia ad essere indifferenti alle necessità degli anziani specialmente se malati e in questi giorni qui ne abbiamo avuto la prova per una doppia sofferenza che si poteva evitare.

Le ambulanze che Lanera ha fotografato nel garage della nave non ci hanno impressionato per la quantità dei mezzi di soccorso imbarcati ma perchè erano lì in tante e con destinazioni diverse. Se il trasporto sanitario è così massiccio è perché negli altri ospedali al di là del mare hanno ripreso a fare visite specialistiche, esami diagnostici e quegli interventi, come l’artroscopia, elettroencefalogramma (da anni l’apparecchio specifico è chiuso in un armadio) e altri che in tempi normali si facevano benissimo all’Elba e che ora mentre gli altri ospedali da Piombino a Cecina, da Livorno a Pisa sono quasi a regime, noi facciamo arrivare medici da fuori a supporto dei nostri benché abbiamo agende di prenotazioni chiuse o parzialmente aperte che obbligano l’Elbano, per non aspettare tempi biblici, a rivolgersi al privato o andare con i propri mezzi o con l’ambulanza dell’ASL negli ospedali della terra ferma. Se poi sei anziano o non hai i mezzi per il privato o per il trasferimento in sicurezza o per il soggiorno, non ti curi.

Non si capisce perchè per fare una visita, un esame diagnostico o una rx bisogna pregare che appaia un posto sui terminali CUP una rinuncia negli ultimi 15 giorni oppure si va con una impegnativa prioritaria ed entro 10 giorni fai tutto.. Perchè non si riprende, con le dovute sicurezze, a fare anche all’Elba quanto sopra descritto come si faceva prima e come fanno gli altri ospedali che oltre i loro pazienti garantiscono cure, visite, interventi ed esami diagnostici anche agli Elbani??

CHI RISPONDE A QUESTE RIFLESSIONI??

Vaccinazioni anti-Covid all’Elba al 31.01.2021. 438 vaccinazioni di cui 136 seconde dosi; RSA 35.

Comitato Elba Salute.

(Francesco Semeraro)