Acqua dell’Elba apre una filiale commerciale negli Stati Uniti

Il brand prosegue sulla via dello sviluppo internazionale

L’internazionalizzazione intrapresa da alcuni anni da Acqua dell’Elba, continua a dare conferme positive e dimostra di essere un’importante opportunità di espansione, nonostante il periodo difficile dovuto alla pandemia.

Acqua dell’Elba ha infatti recentemente inaugurato una filiale commerciale negli Stati Uniti finalizzata a gestire direttamente l’espansione del brand sul mercato americano. Sono stati inoltre stretti nuovi accordi di partnership distributivi in Messico e in Giappone che si sommano a quelli già attivi a Kuwait City e Corea del Sud dove è presente con anche 3 negozi monomarca.

La maison di profumi fondata da Fabio e Chiara Murzi e Marco Turoni, ha chiuso il 2019 con un fatturato di 11,3 milioni di euro in crescita del 12% rispetto all’esercizio precedente e con un’ebitda pari a 1,6 milioni (14,5%). Nel 2019 le esportazioni hanno generato il 7% del fatturato evidenziando le importanti opportunità di incremento in questo ambito del brand. Tale opportunità è stata già confermata nel 2020 che nonostante una chiusura in calo del 15% circa a causa della pandemia, ha visto le esportazioni crescere del 50% rispetto al 2019 impattando cosi del 15% sul fatturato totale 2020. L’azienda, puntando sulla crescita nel mercato internazionale, prevede di tornare ai ricavi del 2019 già a partire dal 2021.

Lo sguardo oltre i confini nazionali è stato possibile dopo aver reso solido il brand in Italia, dove ad una rete di boutique monomarca gestita direttamente che si compone di 19 punti vendita sull’isola d’Elba e 5 nel resto d’Italia (Roma, 2 Firenze, Siena e Lucca) si affianca una importante rete wholesale che conta circa 500 profumerie sparse su tutto il territorio nazionale.

“Il nostro obiettivo per i prossimi anni – afferma Fabio Murzi, presidente di Acqua dell’Elba – non è solo l’espansione all’estero ma anche consolidare la distribuzione e l’attrattiva del brand in Italia. Per sostenere i nostri piani di sviluppo futuri non escludiamo neppure una quotazione all’Aim o l’ingresso di un fondo con quota di minoranza nella compagine societaria.”

Silvia Vancini – Ufficio Stampa Acqua dell’Elba