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Ospedale all’Elba, indispensabile implementare le attività e il numero dei posti letto

Massimo Ferrucci - FIALS Prov.le Livorno

Ospedale all'Elba, indispensabile implementare le attività e il numero dei posti letto

Il Sindacato FIALS ha in varie occasioni manifestato la propria contrarietà a progetti per la zona Elbana che poi si sono concretizzati in riorganizzazioni che hanno nel corso del tempo ridotto il numero dei posti letto e le attività sanitarie. Abbiamo contestato gli accorpamenti di U.O. e servizi istituiti con il modello per Intensità di cura nel corso di confronti con la Direzione Aziendale e gli esponenti delle istituzioni locali. In una fase più recente è stato approvato il Piano di Programmazione 2018/2019 all’unanimità dalla Conferenza dei Sindaci Aziendale definendo per la zona Elbana scelte che hanno prodotto effetti negativi sui servizi.

Nell’atto di programmazione a pag. 42 al punto 4) Area Unica di degenza per intensità di cura è scritto che per i tassi di occupazione elevati in area medica e al di sotto degli standard in area chirurgica “si prevede di strutturare piattaforme uniche ed integrate di ricovero in modo da gestire con maggiore appropriatezza ed efficienza l’andamento della attività chirurgica nel corso dell’anno”. Tale documento è stato condiviso dalle Organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL e pertanto siamo in presenza della solita mistificazione quando una delle sigle Confederali chiede alla USL di evitare che l’assetto attuale dell’area multidisciplinare della degenza dove si trovano medicina, chirurgia e altre Unità Operative divenga definitivo.

Per il FIALS occorre rivisitare la programmazione sanitaria con realizzazioni capaci di dare risposte complessive ai cittadini Elbani. Occorre un progetto serio, concreto e integrato Ospedale/ Territorio dove le attività territoriali siano potenziate mettendo fine alla attuale precarietà. La sfida del futuro, come ci ha insegnato la pandemia, si basa su l’incremento della prestazioni di prevenzione e cura delle strutture territoriali. Per l’Ospedale è indispensabile implementare le attività e il numero dei posti letto. Le prestazioni di Ortopedia e di Chirurgia Generale debbono essere incrementate; per l’Ortopedia non è possibile continuare con le attuali carenze di personale medico nell’ambito di una relazione complicata con l’Ospedale di Piombino ed analogamente una attenzione particolare deve essere posta all’area delle specialistiche e delle reti tempo dipendenti esempio per le emergenze per l’ictus e per quelle cardiologiche per come sono inserite nella rete. Per l’Ospedale di Portoferraio occorre aumentare il numero di posti letto i 70 attuali che sono al di sotto del parametro regionale ( 3,15 p.l. ogni mille abitanti) anche per istituire/ aumentare posti letto di terapia intensiva e sub intensiva.

Il FIALS rivendica un tavolo di confronto con le Istituzioni Locali per fornire il proprio contributo in vista della definizione di un P.A.L. ( Piano Attuativo Locale) che manca da ben nove anni. La Direzione Aziendale ha prodotto una gestione fallimentare. Nella zona Elbana si è verificata una progressiva riduzione di operatori. Nella Unità Operativa di Chirurgia il numero dei medici è ridotto a tre e analogamente si registrano carenze in Medicina Generale. Per il personale del Comparto ( infermieri e Operatori socio sanitari) si è verificata una perdita di oltre dodici unità a tempo indeterminato con parziali sostituzioni di lavoro interinale. Ci domandiamo come sarà possibile far funzionare il nuovo Pronto Soccorso con la presenza della Breve osservazione con rapporto di un infermiere ogni quattro p.letto di sub intensiva e la camera iperbarica senza provvedere ad un incremento della dotazione organica.

Non sono rispettate le promesse della Dirigenza della USL di acquisire dodici operatori per il Pronto Soccorso e non si riscontra l’esigenza di assegnare alla camera iperbarica, anche per le maggiori prestazioni da erogare, personale dedicato. La carenza di personale è la vera ragione che rende necessaria e inevitabile la realizzazione di un ‘unica area di degenza ed in proposito il FIALS ribadisce la propria contarietà. La Direzione aziendale sta ulteriormente manifestando la propria incapacità di fornire soluzioni. Il reclutamento del personale è possibile anche a condizione che nella zona Elbana vengano trovate soluzioni per gli alloggi agli operatori magari a canoni calmierati e previsti incentivi economici. Niente è stato fatto dalla USL e dai Comuni in questa direzione. In questa fase anzi la USL ha fatto il contrario revocando prima della scadenza l’alloggio fornito agli operatori impegnati nell’ emergenza. Il FIALS contrasterà la Direzione Aziendale rispetto a soluzioni di riduzione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori.

Massimo Ferrucci Segretario Prov. Fials Livorno