Un amico mi ha detto che il PD di Portoferraio aveva lanciato un durissimo attacco contro il consigliere di Fratelli d’Italia Luigi Lanera, colpevole di avere fatto il saluto fascista e averlo, addirittura, volgarmente ostentato. Mi è venuto da ridere perché pensavo si trattasse di una ironica e intelligente provocazione da parte del consigliere.
Invece, leggendo Elbareport e guardando la foto pubblicata, ho capito che Luigi si era limitato ad alzare il braccio per votare a favore di un atto messo a votazione. Ma nonostante questo ecco, in sintesi, l’accusa del PD:
“Ieri, durante il Consiglio Comunale della Città di Portoferraio, il consigliere Lanera ha fatto un gesto gravissimo, mostrando pubblicamente nel corso di una votazione, un saluto romano, volgarmente ostentato.. . . . . . Un gesto gravissimo, in un’aula consiliare, nel pieno delle funzioni di amministratore pubblico, uno sgarbo alle istituzioni”.
Anche questo, per le parole utilizzate, mi ha fatto sorridere:
Se ci pensate un po’: un uomo che fa un gesto gravissimo può fare qualsiasi cosa. E questo è vero. Ma se, invece, ostenta volgarmente qualcosa in pubblico, la cosa è diversa.
Ma che cosa potrà mai mostrare, in pubblico un uomo in piena salute, per commettere un atto così volgare? Non può che trattarsi di un gesto osceno.
Sarebbe più comprensibile se il pezzo lo avesse scritto una donna: una sensibilità femminile inconsciamente stimolata dall’immagine di un uomo attraente straiato su un divano. Ma questa è un assurdità. Ma a parte questo aspetto, secondario cosa e parlando seriamente, che cosa aveva fatto il consigliere Lanera?
Aveva rizzato solo il braccio, che il PD ha visto come un saluto fascista e quindi:
“Uno sgarbo alle istituzioni, tanto più grave a due giorni dal settantacinquesimo anniversario della Liberazione dal regime nazi-fascista (. . .) e chiediamo a tutto il consiglio comunale di Portoferraio di prendere ufficialmente le distanze da questo comportamento indecoroso, essendo un atto di apologia del Fascismo” .
Certo, se fosse così, allora si potrebbe parlare anche di un’offesa alla data simbolo del 25 Aprile. Ma è indispensabile che chi avanza l’accusa lo provi, al di la di ogni ragionevole dubbio. La cosa è molto semplice. Serve la scena in cui Luigi fa il saluto fascista. Altrimenti non si capisce. Ameno che in giovani dirigenti PD non credano che quello che si vede nell’immagine pubblicata da Elbareport sia un saluto fascista.
Se così fosse, vorrebbe dire che sono in buona fede, ma che non saprebbero che cosa è un saluto fascista.
E questa, se pur improbabile possibilità, fa veramente riflettere sul complicato percorso che ha fatto, il Partito Democratico in questi ultimi decenni. Da quando nella sede di Portoferraio trovavi Danilo Alessi, Giovanni Fratini, Vezio Colli, Franco Franchini, Fabrizio Antonini, Pino Coluccia ecc.
Detto questo, aggiungo che io, da sinistra e per oltre un ventennio, ho accusato alcuni di questi dirigenti di avere perso il contatto con i problemi delle gente, con le fasce più deboli della società e in sostanza di aver perso il contatto con realtà ecc, ricevendone insulti e punizioni. A questo punto dovrei trovare un certo piacere anche se meschino. E invece no. Adesso, provo una strana amarezza che non mi permette di trovare le parole giuste per chiudere questo articolo. Tutto mi sembra esagerato se non impossibile. E spero mi sia sfuggito qualcosa e che tutto sia stato influenzato dal clima surreale che stiamo vivendo.