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Accordo GAT, Terra Nostra: “Prima si chiariscano tutti gli aspetti da chiarire, poi si firmi”

Di Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA

Accordo GAT, Terra Nostra: "Prima si chiariscano tutti gli aspetti da chiarire, poi si firmi"

Come avevamo ipotizzato, da quel che si legge dai resoconti cronachistici dell’ultima riunione della GAT, è venuto fuori un accordicchio per il comune di Rio, mentre ben altro risultato è stato conseguito da qualche altro furbacchione che guarda ben più lontano.

Avevamo messo in guardia il Sindaco Corsini dai facili accordi che mettessero la carota davanti al carretto per farlo camminare, ma come immaginavamo, ci sono cascati dentro. In cambio di un po’ di soldi in più sulla divisione della tassa di sbarco, che non fa manco pari con ciò che i due comuni fusi a in Rio avevano prima, e di consentire a Rio di stare a 3,50 (ma la scelta era degli altri o nostra, che abbiamo due porti?), rischiamo di andare avanti col solito adagio e di non veder cambiare le cose nel nostro versante, che sta peggio di tutti anche per le scelte “strabiche” delle politiche turistiche comprensoriali, che non ci hanno mai considerato.

L’obbiettivo è quello di far abbassare la febbre, alzata dal sindaco Corsini dopo le promesse elettorali fatte ai riesi, per poi giungere ai risultati che “tutto cambi, affinché tutto resti come prima”. Chi ricorda il celebre film “Il Gattopardo”? Si firmerà, quindi, la convenzione, per andare aventi un anno, prendere ancora la tassa di sbarco e far abbassare la febbre. Poi qualcuno lavorerà sulla convenzione e sulla finalità dei proventi (magari in modo tale che sia lecito dare i soldi all’aeroporto), senza alcuna preventiva – ripetiamo preventiva – garanzia di valorizzazione delle risorse del versante riese.

Noi di TERRA NOSTRA non ci stiamo, e vogliamo vederci chiaro. Chiediamo al Sindaco, con forza, in nome di questo territorio ferito,di non approvare la Convenzione, anche se per un anno, prima che siano acquisite certezze sui cambiamenti di rotta delle politiche della GAT su tutto il territorio isolano, che siano autenticamente solidaristiche e di crescita parallela dei territori, e quindi sulle finalità di destinazione di tutte le risorse finanziarie.

Corsini pensa che risolverà tutto l’Osservatorio Turistico di Destinazione? Basterebbero poche domande per sapere se si vuol davvero cambiare musica: da chi saranno composti i Forum e gli altri suoi organismi interni? Forse in maniera paritetica fra i territori, per attivare politiche solidaristiche verso chi è più indietro? Equivarrà al Comitato tecnico di cui all’art. 8 della vecchia Convenzione, dove ci sono solo operatori turistici? Se è così, non ci stiamo. Prima si chiariscano tutti gli aspetti da chiarire, poi si firmi.

Gruppo Consiliare TERRA NOSTRA