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Festa dell’Uva di Capoliveri, il racconto della 24esima edizione

L’evento più sentito di tutta l’isola d’Elba, la festa dell’uva di Capoliveri, è giunto alla sua 24esima edizione e ha visto andare “Il bacco” al rione La Fortezza.

Festa dell’Uva di Capoliveri, il racconto della 24esima edizione

L’evento più sentito di tutta l’isola d’Elba, la Festa dell’Uva di Capoliveri, è giunto alla sua 24esima edizione e ha visto andare “Il bacco” al rione La Fortezza.

La contesa tra i rioni Baluardo, Fosso, Fortezza e Torre non è stata di facile valutazione per la giuria che, per la maggior parte di loro, non aveva mai visto la nostra festa dell’uva e che non poteva immaginare di essere catapultata in un magnifico viaggio nel tempo con protagonisti l’uva, la vendemmia e il vino.
La dottoressa Rosanna Galletti dell’Accademia della cucina Italiana ha presentato la parte enogastronomica della festa alla giuria: l’attore di “Amici miei” Gianni Giannini, il campione di Basket e speaker sportivo Sky Mario Boni, il comico Graziano Salvadori, il professore e storico Moreno Michelotti e il titolare dell’azienda La Faccenda di Mola Sergio Lauriola.

Tante le presenze, elbani e turisti che amano venire questo fine settimana proprio per vivere da vicino un momento tanto sentito, una rappresentazione portata magistralmente in scena da tutti i Capoliveresi e dai loro amici.

Anche il meteo ha fatto capolino favorevole con una splendida giornata di sole Un evento che ormai segna lo scandire del tempo, all’Elba si usa dire: “ci vediamo dopo la festa dell’uva”, cioè a fine stagione.

I quattro rioni si sono espressi in quattro contesti completamente diversi tra di loro. 

LA FORTEZZA ha fatto tappa nel 1961 descrivendo uno scherzo fatto a Don Vincenzo, con furto di polli dal suo pollaio, la Denuncia al maresciallo dei carabinieri e la confessione dei tre furfanti dopo averli, naturalmente, mangiati.
Tutto inscenato con, come il rione ha voluto definire, “allegrezza” tra le vigne, i primi turisti e la musica di quei tempi.

Il BALUARDO ha voluto ritornare nel 1993, con il Rally di quell’anno che fu l’ultimo dello sterrato e, per l’occasione, una splendida lancia delta icona incontrastata dei rallysti. Nel rione l’entusiasmo dei ragazzi che, per tradizione, seguono in vespa l’evento sportivo e il set di una nota marca di gelati che venne girato all’Elba. 

Il FOSSO ha raccontato della Capoliveri e dell’isola che non aveva ancora intrapreso lo sviluppo economico legato al turismo ma che passava dal mondo contadino a quello minerario con tutto quello che ne conseguì fino il disagio dello sfruttamento operaio.

La TORRE percorre un viaggio più lungo per raccontare le origini di una storia più antica dell’arte di fare il vino, cominciata oltre duemila anni fa.
Le testimonianze dei romani che avevano costruito delle zone dedicate alla vinificazione, fino ad arrivare, grazie a Napoleone, ad avere la coltivazione di 5mila ettari di vigna.

Una magnifica giornata, grazie alla Pro Loco di Capoliveri e al Comune di Capoliveri. Un evento che lascia sempre il segno, che stupisce ogni volta, grazie all’entusiasmo di tutti colore che si dedicano con tanta passione all’organizzazione di uno spettacolo di questa portata.
Una città che diventa teatro e palcoscenico, portando in scena ogni anno nuovi copioni, sceneggiature e scenografie.

L’augurio è che questo entusiasmo continui a rinnovarsi ogni anno…Grazie Capoliveri!