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Perplessità sulla nuova legge regionale sul turismo

di Paolo Patretti

Perplessità sulla nuova legge regionale sul turismo

Il Consiglio regionale ha dato l’OK a modifiche della legge regionale sul turimo. Le norme riguardano affittacamere e bed and breakfast e gli obblighi di comunicazione che le strutture ricettive e gli stabilimenti balneari devono inviare alla pubblica amministrazione. Se è positivo che la comunicazione annuale delle caratteristiche della struttura ricettiva non è necessaria se la struttura è rimasta invariata, è una semplificazione, le altre norme lasciano perplessi. Consentire ai bed and breakfast esercitati in forma imprenditoriale di somministrare bevande e alimenti agli alloggiati appare infatti un possibile viatico ad ulteriori forme di elusione tributaria e soprattutto non si comprende quale sia il “guadagno” sociale di questa decisione. Infatti è probabile che diminuiscano gli introiti dei ristoranti, che cali l’occupazione nei ristoranti e nelle strutture alberghiere. Queste ultime avranno certamente tanti difetti, ma è innegabile che garantiscono occupazione diretta e nell’indotto. Infine dire che queste strutture sono sottoposte a controlli, appare obiettivamente una sorta di grida manzoniana poiché è noto che le forze dei comuni sono ridotte a lumicino. Cioè, la sensazione è che si inseguano spinte occasionali rinunciando a quadri complessivi di riforma che debbono perseguire maggiore e differenziata offerta, ma che non possono però non tenere conto di quelli che sono i riflessi economici e sociali come sinteticamente sopra indicati.