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Contributo di sbarco, i crocieristi lo pagano dal 2018

Difficoltà nella riscossione. I turisti arrivati in aereo lo hanno versato

Contributo di sbarco, i crocieristi lo pagano dal 2018

Neanche un euro di contributo di sbarco dai crocieristi per il 2107. Il regolamento deliberato nel mese di marzo dalla Gestione Associata del Turismo prevedeva già da quest’anno l’applicazione del contributo per i crocieristi ma alcune difficoltà sulle modalità di riscossione hanno rimandato la questione al 2018. Nessun problema invece per quanto riguarda il pagamento da parte dei turisti che arrivano all’Elba in aereo che già quest’anno hanno versato un euro di contributo. “A marzo – ci spiega Ruggero Barbetti, sindaco di Capoliveri coordinatore della Gat – sia per le compagnie aeree che per le crociere avevamo deliberato che chi non era in grado dal punto di vista operativo di riscuotere subito il contributo avrebbe iniziato a farlo dal 2018”. Nel mese di giugno c’è stato un incontro con le tre agenzie marittime che si sarebbero dovute occupare della riscossione e che hanno spiegato ai sindaci le difficoltà operative ad iniziare quest’anno a riscuotere un euro da ogni crocierista arrivato all’Elba. “Le modalità di riscossione delle navi da crociera sono molto diverse rispetto a quelle dei traghetti di linea – ci ha spiegato Giovanni Gasparini, di una delle tre agenzie – La normativa in atto prevede che il sostituto di imposta venga riconosciuto nell’armatore. Trovandoci in una situazione in cui gli armatori sono tutti stranieri le modalità non sono così semplici da impostare anche dal punto di vista del riconoscimento fiscale. Una situazione che va comunque affrontata e risolta quanto prima per garantire l’applicazione già dal prossimo anno”. Intanto tutti gli altri passeggeri che arrivano all’Elba dal continente continueranno fino al 20 settembre a versare 3,50 euro di contributo di sbarco (2.50 per i bambino fino a 12 anni). Dal giorno dopo la tariffa tornerà invece quella di bassa stagione, quindi di 1,50 euro. Dall’introito stimato dalla Gat di 2,7 milioni di euro mancheranno quindi alcune migliaia di euro non ancora quantificabili in maniera precisa in quanto non conosciamo il sistema di riscossione che verrà definito per il prossimo anno.