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Subbuteo, il vero antidoto naturale ai videogames

Il gioco da tavola ispirato al calcio è tornato di moda anche all'Isola d'Elba

Subbuteo, il vero antidoto naturale ai videogames

Quanti dei nostri lettori conoscono il gioco del subbuteo? In pochi, crediamo, soprattutto fra i più giovani. Eppure questo gioco sta tornando di moda, tanto da avere una squadra agonistica anche all’Isola d’Elba.
Il subbuteo, gioco da tavolo che riproduce in miniatura il gioco del calcio, è stato inventato nel 1947 in Inghilterra, ed ha conosciuto momenti di splendore fino al 2000, quando l’ azienda statunitense produttrice di giocattoli Hasbro, che ne aveva acquistato i diritti, interruppe la produzione del gioco considerandolo non più competitivo nei confronti dei nuovi videogiochi di argomento calcistico.
In effetti, in confronto alla playstation il subbuteo appare un gioco decisamente “retrò”. “Eppure – ci dice Massimiliano Lucini, uno dei promotori della associazione Subbuteo Bees Team Elba – oggi si ricomincia a giocare sul tavolo verde con l’entusiasmo di una volta. Probabilmente grazie a qualche fortunata coincidenza che lo ha riportato all’attenzione all’interno di alcune trasmissioni televisive, il subbuteo è tornato di moda, tanto che oggi la FISCT, Federazione Italiana Sportiva Calcio da Tavolo, conta ad oggi oltre 170mila iscritti”. Ci sono oggi addirittura diversi tipi di subbuteo: quello tradizionale e quello in campo ridotto, alla stregua del calcio a 5. “Praticare questo sport costa molto meno di una playstation – ha aggiunto Max Lucini – ma non è questa a nostro avviso la carta vincente: quello che conferisce fascino ed attira a giocare è il contatto umano, l’aggregazione, la compagnia, la fisicità del gioco stesso nonostante sia giocato – come si suol dire – in punta di dito. E i risultati si vedono: oggi all’Elba abbiamo già dieci praticanti iscritti alla Federazione, che disputano regolarmente tornei, e puntiamo ad allargare ulteriormente la base dei giocatori”.
Il Subbuteo Bees Team Elba si è prefissato anche un altro obiettivo: allargare la base dei praticanti ai più giovani. “Intanto – fa sapere Lucini – abbiamo appena aperto un corso dedicato a bambini portatori di handicap, che vediamo una volta alla settimana per insegnare loro i rudimenti del gioco compatibilmente con la loro mobilità, ma stiamo per allargare l’obiettivo su tutti quei giovani che avessero voglia di conoscere e cominciare a praticare questo sport”. A fare da “rompighiaccio” in questo senso la piccola Sofia, sua figlia, che da qualche tempo è atleta praticante di subbuteo ed ha già esordito all’interno di competizioni federali.
“A questo proposito – rivela ancora Max Lucini – siamo già al lavoro per portare all’Isola d’Elba, nel corso dell’inverno, una gara federale di subbuteo, che sarà ovviamente aperta a tutti, dando la possibilità anche ai neofiti di cimentarsi in una partita vera contro i più esperti giocatori d’Italia”.
“Non vorrei aver spaventato nessuno – conclude il portacolori del Subbuteo Bees Team Elba – le regole per giocare sono facilissime, perfettamente uguali a quelle del calcio: ci sono le punizioni, i fuorigiochi, i falli laterali, i rigori, e tutto quello che si trova in una partita normale. Se uno conosce le regole del calcio, ovviamente riportate in un campo di un metro e mezzo per un metro, non avrà difficoltà. Anche questo è calcio: in punta di dito”.

Nel video la Prima Pagina di TeleElba dedicata al Subbuteo.