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Professor signor Walter Testi ti scrivo. “Grazie”

di Laura Ciummei

Professor signor Walter Testi ti scrivo.  "Grazie"

…Perché quando vai a fare una visita a Siena, ti accoglie come se tu fossi a casa e tutto il suo team si adegua al suo atteggiamento prendendosi bonariamente gioco di lui. Perché pare sempre avere una simpatia particolare per i suoi compaesani. «Eccoli i SUOI elbani»! -gli dicono i colleghi i colleghi, quasi si trattasse di una sorta di Schindler’s list ai tempi dei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau-. E lui non se ne dispiace, anzi! Ne va orgoglioso, perché non dimentica le proprie origini. E mentre sorride velatamente, fa un’alzata di spalle, magari accompagnata da una delle sue ironiche risposte che riescono a strappare un sorriso a chi forse, in quel momento, voglia di ridere non ne avrebbe affatto. Il professor Walter Testi è così: sorriso appena accennato che nasconde un gran cuore ed una grande empatia, amore in tutto quello che fa, passione che riesce a trasmettere anche ai ragazzi che da lui devono apprendere non solo come curare le persone nel fisico, ma anche nell’anima. Se ogni medico riuscisse ad interagire come fa lui con i propri pazienti, sicuramente cliniche ed ospedali avrebbero un “sapore” diverso per i degenti. E poco importa se un’anziana signora gli si rivolge chiamandolo “solamente” dottore, involontariamente declassandolo. Perché nella sua umiltà, forse nemmeno se ne accorge, o forse si…ma ancora più umilmente tace. Perché il titolo di PROFESSORE te lo guadagni con lo studio, il lavoro, il sacrificio, ma è “solo” un titolo accademico. La sua signorilità se l’è invece meritata “sul campo”‘. Si, perché il titolo che lui merita è quello di Signore, non nel significato ecclesiastico del termine e neppure in quello economico, ma perché è un Signore nel suo essere “umano” e vicino alle persone, che rimangono PERSONE e non il numero di un letto in un ospedale. Medici come lui ti portano a sperare che da un momento all’altro passi al Governo una nuova legge che sposti la sua età pensionabile a circa 115 anni, perché non si può fare a meno di uomini così in un luogo di cura e dolore. Grazie Professor….Signor Walter Testi

(e mi scuso perché è riduttivo)

Laura Ciummei