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Contributo di sbarco: “Barbetti e De Ferrari, c’è sempre almeno un’altra strada”

di Giovanni Frangioni

Contributo di sbarco: "Barbetti e De Ferrari, c'è sempre almeno  un'altra  strada"

Il contributo di sbarco. A De Ferrari, e a Barbetti : c’è sempre almeno un’altra strada.
Credo sia opportuno per l’anno 2017 lasciare invariata la misura del contributo di sbarco applicata nel 2016. Perché?
Il nostro territorio deve mandare un messaggio e un’ ancora di salvataggio agli italiani che hanno ridotto, da tempo, la loro capacità di spesa, influenzando così anche il turismo. Una sorta di “contributo di solidarietà”. La proposta Barbetti di innalzare il contributo di sbarco ad euro 3,50, già di per se significativo , potrebbe essere letta più per soddisfare le esigenze di interventi nei singoli comuni che non guardando ad una strategia più adatta e utile al turismo elbano.
E’ una proposta dal fiato corto. Perché?
Il tentativo nobile sul quale la Gestione Associata del Turismo dovrebbe puntare, sta nel realizzare un progetto dove anche le risorse per interventi nei singoli comuni, in qualche modo, si collegano con l’uso delle risorse, finalizzate alla strategia più generale per il turismo dell’isola.
Il progetto che potrà essere presentato agli inizi del prossimo anno, potrebbe avere interlocutori attenti, ad iniziare dalla Regione Toscana. Congelamento della misura e progetto, non separabili, potrebbero essere più utili, in questo momento, del solo aumento del contributo, svincolato dal merito del proprio utilizzo.
Ha ragione De Ferrari, quando invita la Gestione Associata del Turismo a discutere, con tutte le associazioni del territorio per condividere le linee guida di intervento sul turismo.