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Novecentonovantanove: il numero del record alle Ghiaie

Successo inatteso di folla e di partecipazione per il bagno collettivo notturno

Novecentonovantanove: il numero del record alle Ghiaie

“Non sapete cosa vi siete persi”. Questo  ripetevano i 999 protagonisti del tuffo collettivo in notturna più numeroso del mondo, realizzato alle Ghiaie di Portoferraio nella serata di giovedì 18 agosto 2016. Il messaggio non è solo rivolto a tutti coloro, almeno altre duemila persone, che sono arrivate sulla spiaggia più popolare di Portoferraio per l’evento organizzato da Comune e Pro Loco, ma anche a quelli che hanno preferito restare a casa nonostante la bellissima serata di “scirocchetto”, il che vuol dire calma piatta alle Ghiaie, insieme ad una luna piena che ha creato la cornice più bella che ci potesse essere a questa serata da record.

Dapprima la musica di “Vasco contro Lucio”, una kermesse dedicata alla musica dei due più grandi autori della musica italiana contemporanea, interpretati alla grande da una Meco Gang “revisited”, arricchita da musicisti del calibro di Walter Martino, Maurizio Stellini e Cristina Cioni.

Nel frattempo, col passare dei minuti, la folla aumentava. Una vera e propria processione di persone, uomini e donne, grandi e piccini, in ciabatte e costume da bagno con un asciugamano al collo, pronti ad iscriversi ufficialmente al tentativo di record, sancito dalla presenza di un notaio e dal ritiro da parte di ogni concorrente di una contromarca con il numero di partecipazione raggiunto. Alla fine, coloro che si sono registrati ufficialmente per il tuffo avvenuto alle 23,30 sono stati esattamente 999, un numero beffardo ma non troppo, che d’ora in poi rappresenta l’asticella da superare per coloro che vorranno iscriversi al Guinness World Record. S’intenda, il record portoferraiese non è stato registrato per la mancanza del tempo necessario ad avere presenti due giudici dell’organizzazione mondiale che vigila sulle performances più strane e spettacolari che si svolgono nel mondo.  Rappresenta comunque il concretizzarsi di un’idea, come quella  dell’imprenditore  portoferraiese Enrico Cioni, che apre prospettive “nazional-popolari” dopo questo numero “zero”. In pochi avrebbero immaginato una partecipazione così grande, ma soprattutto ora sono in molti ad aver percepito le potenzialità di un evento, banale per quanto si voglia, ma che può rappresentare una grande comunicazione del territorio per l’Isola d’Elba.

L’organizzazione, ovviamente, andrà limata in molti particolari, ma da oggi si sa dove è piazzata l’asticella. Per fare di meglio, dovranno essere almeno in mille.