“Spazi pubblici , con quali criteri vengono assegnati?”

di Alessia Del Torto *

Nell’arco degli ultimi due mesi, la cittadinanza di Portoferraio ha avuto modo di vedere assegnati locali pubblici a soggetti terzi senza che la stessa e le varie associazioni presenti in loco (sociali, culturali, artistiche etc….) fossero state messe a conoscenza della disponibilità dei beni e, quindi, della possibilità di richiederne l’eventuale assegnazione.
Quello che in questa sede vogliamo sottolineare sta nel fatto che con questo “modus operandi” non è stato garantito il diritto di partecipazione di TUTTI gli interessati all’USO DEI BENI PUBBLICI “, non si conosce su quale base, sono stati omaggiati a un soggetto piuttosto che a un altro.
Quello che in questa sede si ritiene di dover contestare è quindi l’ “INEQUITA’” che emerge dall’assenza di una procedura “partecipativa-selettiva” a causa della quale alcuni avranno la possibilità di esporre gratuitamente per tutta la stagione estiva, mentre altri, pur svolgendo la medesima attività culturale e artistica, saranno costretti a pagare un affitto anche piuttosto consistente o addirittura, non disponendo di risorse e spazi, non avranno di fatto alcuna possibilità di esporre.

Nello specifico ci riferiamo alla concessione “a titolo di comodato gratuito”dei locali delle Ex Poste di Portoferraio che con Delibera di G.C. nr. 144 del 31/05/2016 sono stati assegnati dalla Giunta Ferrari all’Associazione Punto di Fuga per il periodo dal 20/05/2016 al 30/10/2016 per una mostra permanente estiva sulla base di una “proposta avanzata dall’Associazione […] funzionale a creare un punto di attrazione nella zona di Piazza della Repubblica/Piazza Gori e Via Garibaldi”.

Allora ci domandiamo: è sufficiente presentare una semplice proposta all’Amministrazione comunale per riuscire ad avere la disponibilità di un fondo per un’intera stagione estiva nel centro storico di Portoferraio? Non sarebbe stato più opportuno che nel momento in cui la Giunta Ferrari ha deciso di riaprire i locali del Palazzo ex Poste per crearci un punto di attrazione turistico-culturale avesse reso noto a tutti i cittadini questa interessante possibilità e disponibilità, consentendo a chi fosse in possesso dei requisiti di partecipare e accedervi?
Per non parlare ovviamente dell’assegnazione di una parte del piano terra della Gattaia che è stata concessa dai primi di giugno addirittura ad una società privata che svolge un servizio di trasporto con bus turistico scoperto. Anche in questo caso non si è avuto il piacere di assistere ad alcuna procedura partecipativa, ma da quanto dichiarato dal Sindaco di Portoferraio alla stampa (Tirreno del 10 giugno 2016 “La Gattaia riapre i battenti e accoglie il bus scoperto) hanno “avuto l’occasione grazie ad una proposta pervenuta da una società privata che non abbiamo avuto nessuna difficoltà ad accettare subito”.
Da una società privata? Sempre peggio! Accettata subito? Evidentemente in questo caso sarà stata previsto un canone di locazione visto l’interesse immediato dell’Amministrazione di accogliere la proposta…..o nemmeno quello?

Alla luce di quanto emerso, non condividendo il modus operandi assolutamente discrezionale e non partecipativo, ritenendo che, una volta stabiliti i presupposti e le condizioni nonché valutati i requisiti, tutti gli interessati debbano avere uguale diritto a partecipare e ad accedere all’uso dei beni pubblici, abbiamo chiesto al Sindaco di Portoferraio e alla sua Giunta – con una mozione che verrà discussa nel Consiglio comunale del 21 luglio 2016 ore 9.30 – “di impegnarsi affinchè nel caso si ripresenti la volontà dell’Amministrazione di riaprire dei locali pubblici, o comunque se ne verifichi la disponibilità, sia aperta una “procedura partecipativa” di rilevanza pubblica” senza procedere ad assegnazioni dirette prive di trasparenza.
Alessia Del Torto 

* Consigliere comunale “CAMBIARE IN COMUNE”