Al Piano arriva l’ex sindaco Bosi: “Protesta giusta, rimprovero Rossi”

Nuova tegola sull'emergenza: non avendo ricevuto pagamenti da giugno, il responsabile del monitoraggio intrerromperà le attività. L'ex primo cittadino: "Al governatore dico che in casi analoghi si sono stanziati non centinaia di migliaia ma milioni di euro"

Nella zona del Piano, tra Rio Marina e Rio nell’Elba, è giunto al quarto giorno il presidio per chiedere una soluzione all’emergenza delle voragini.

I manifestanti aspettano ancora un atto formale da parte della Regione Toscana per lo stanziamento degli studi dettagliati per la mappatura del rischio voragini. Ma intanto è arrivata un’altra cattiva notizia. La situazione di emergenza si aggrava ulteriormente: Nicola Casagli, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e responsabile del monitoraggio dei movimenti del suolo tramite il metodo GB-InSAR, non ricevendo pagamenti da giugno 2014 da parte della Provincia di Livorno, entro fine mese sarà costretto a sospendere le attività in corso da ottobre 2013.

Ricordiamo che nella zona, oltre ad abitazioni ed attività commerciali, si trovano anche la strada provinciale per Rio Marina, dove è presente il secondo porto dell’Elba, la centrale elettrica e un importante tratto della condotta per l’approvigionamento idrico, servizi vitali per l’intera isola d’Elba.

Oggi, a portare solidarietà ai manifestanti, è intervenuto anche Francesco Bosi, che oltre ade essere stato parlamentare della Repubblica Italiana e sottosegretario al ministero della Difesa, è stato anche sindaco di Rio Marina per 10 anni. Bosi ha messo la sua firma sotto la petizione ma soprattutto ha voluto testimoniare vicinanza al territorio, ai cittadini e al sindaco di Rio nell’Elba, cui è legato peraltro da una solida amicizia. Bosi ha anche lanciato un messaggio al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

“Mi piace anche molto l’idea di tutti i sindaci di fare questa strada una strada regionale – ha detto Bosi – al presidente Rossi, che conosco, voglio fare un rimprovero perché di fronte a problemi così gravi e così rari anche nella propria gravità, il continuare a fare discorsi e non mettere nero su bianco, francamente è molto grave, anche tenendo conto che in altre situazioni (e mi piace questo slogan “Siamo italiani anche se siamo isolani) per casi forse meno gravi si sono stanziati non centinaia di migliaia di euro ma milioni di euro. Ecco perché credo che sia giusta e legittima questa protesta …”.