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Paesaggio, bene il ravvedimento del Pd in Regione

di Roberto Marini (vicesindaco, assessore all'Urbanistica)

Paesaggio, bene il ravvedimento del Pd in Regione

Della serie meglio tardi che mai. Ci fa piacere sentire il Governatore Rossi anteporre a tutto , seppure nel rispetto delle regole poste a tutela dell’ambiente, la tutela dei posti di lavoro e gli investimenti.

La nostra amministrazione si è mossa per prima, prendendo una posizione chiara e determinata (ricorso al TAR) nei confronti di un piano paesaggistico che, se portato avanti nel suo impianto originario rischierebbe di compromettere l’economia di un’intera regione, ma, soprattutto, per quanto ci riguarda direttamente, l’economia della nostra Isola. Un Piano dei “professori” che non tiene conto delle diverse realtà territoriali (l’Elba è inserita nelle Colline Metallifere e non si valorizza così l’Arcipelago Toscano nel suo complesso di terre e di mare) e socio-economiche; un piano tradizionale, del vincolo statico, che non tiene in alcun conto delle necessità di una società in continua evoluzione. Non siamo dei cementificatori, ma ci siamo opposti ad un piano che, in un territorio a vocazione turistica come il nostro, non può prescindere dalla possibilità di riqualificare ed adeguare le strutture turistico ricettive.

Non resta che compiacersi di questo ravvedimento del PD, che, folgorato sulla via di damasco, sostanzialmente seguendo la linea tracciata dalla nostra posizione, propone di modificare sostanzialmente l’impianto originario del Piano, chiedendo anche che dalle prescrizioni, previste nella stesura originaria, si passi agli indirizzi e ai suggerimenti. In sostanza si dovrebbe ritornare a quella che è la funzione di un vero Piano del paesaggio cioè garantire una armoniosa simbiosi tra elementi naturali ed elementi antropici disegnati dall’uomo come sosteneva il professor Emilio Sereni, padre degli studi sul paesaggio in Italia che il PIT ha invece dimenticato.