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Il Soroptimist dona al Cerboni l’apparecchiatura salva-vita

Nell'aula magna dell'Istituto, con Maria Grazia Battaglini dirigente della scuola superiore elbana, la presidente Franca Rosso e i vertici del club elbano

Il Soroptimist dona al Cerboni l'apparecchiatura salva-vita

E’ stata consegnata ieri mattina, nel corso di una cerimonia ufficiale, l’apparecchiatura “salvavita”, donata dal Soroptimist Club Isola d’Elba all’Istituto Tecnico Cerboni di Portoferraio. Nell’aula magna dell’Istituto, con la professoressa Maria Grazia Battaglini, dirigente della scuola superiore elbana, la presidente del Soroptimist Club Isola d’Elba Franca Rosso, la vicepresidente Doriana Castaldi e Graziella Conca, socia del club, che ha seguito personalmente questo importante progetto di service a tutela della salute dei giovani. Ai saluti di rito, è seguita la presentazione dell’iniziativa e la dottoressa Conca, ha spiegato, agli studenti e ai docenti, con l’aiuto di un esperto tecnico, il funzionamento del macchinario innovativo che è stato donato all’Istituto Cerboni di Portoferraio. Il progetto di “Prevenzione delle morti improvvise nei giovani” è nato dopo l’incontro del Soroptimist club Isola d’Elba con il professor Franco Pesciatini, cardiologo di fama nazionale, che ha illustrato dettagliatamente i gravi problemi che legano le malattie cardiovascolari non diagnosticate alle morti improvvise nei giovani. I numeri sono impressionanti si parla di 100mila morti, solo in Italia, ogni anno. Da qui la decisione del club elbano di impegnarsi per impedire il verificarsi di casi come questi sull’isola. Il macchinario donato all’Itc Cerboni è un dispositivo ingegnoso, di piccole dimensioni e leggero, facilmente applicabile sul torace con cerotti-elettrodi. La strumentazione trasmette una sola traccia ECG, sufficiente per l’identificazione di eventuali aritmie ad un PC portatile posto nelle vicinanze. Fa parte del kit un manuale d’uso, che consente, anche ad operatori non sanitari – nella caso della scuola, l’insegnante di educazione fisica – di leggere e riconoscere sul monitor la presenza di eventuali alterazioni del ritmo cardiaco. I tracciati registrati vengono successivamente supervisionati da un medico che deve prescrivere ulteriori accertamenti ai soggetti con aritmie da sforzo. Ieri mattina all’ITC, oltre alla spiegazione teorica è stata effettuata una prova pratica d’uso per dimostrare il funzionamento dell’ingegnoso apparecchio. Uno strumento che ha avrà l’importante compito di preservare la salute dei nostri ragazzi sul territorio elbano.