Marchio Elba, team e piano: recuperare 500mila turisti

La gestione associata delle promozione nasce con una full immersion di due giorni a Capoliveri. Gli esperti: "Patrimonio storico e ambientale instimabile, l'isola è un'Italia in piccolo e un potenziale leader del turismo sostenibile"

Recuperare nel breve termine le 500mila presenze perse dall’Eba negli ultimi sei anni, magari senza concentrarle nel periodo estivo. Posizionare il prodotto turistico e il marchio Elba in maniera che possa essere moderno e competitivo rispetto agli attuali competitors. Questi gli obiettivi che la gestione associata della promozione turistica dei comuni dell’Isola d’Elba si è posta e per i quali ha iniziato un percorso molto moderno di costruzione di nuove strategie turistiche. Per coinvolgere quelli che saranno necessariamente gli attori di questo cambio di passo,ovvero amministratori pubblici, associazioni di categoria e imprenditori turistici, una delle prime iniziative è il workshop che si tiene in questo week end a Capoliveri. Una full immersion di due giorni, che vede come principale protagonista della introduzione di queste novità il professor Paolo Ricotti, uno dei massimi esperti del settore, incaricato insieme ad altri professionisti di gestire questa operazione. Da una introduzione molto tecnica che serviva per focalizzare la situazione, dal globale al locale, il professor Ricotti ha chiarito l’essenza della novità a cui si va incontro: sta nascendo un nuovo mondo, dove cambieranno i concetti di base legati all’economia, ma anche all’ambiente, alla società, all’individuo definito con il termine esemplicativo di “consum-attore”. Il lavoro del team di comunicazione incaricato di pilotare il Prodotto Elba (inteso dal punto di vista turistico) in questa nuova dimensione è tutto teso a intercettare i nuovi bisogni dei potenziali clienti attraverso questi cambiamenti, e anzi in questo senso il professor Ricotti è stato molto chiaro: qui all’Elba c’è un patrimonio inestimabile accumulato sul territorio, dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico ed ambientale. “L’Elba – ha detto fra l’altro il professor Ricotti – è leader potenziale del turismo sostenibile. Una alta disponibilità di beni e bisogni culturali, un patrimonio naturalistico infinito, un patrimonio storico completo e coinvolgente, un patrimonio relazionale altamente potenziale. E’ raro trovare un territorio così ricco e potenziale per un’economia del benessere e della qualità di vita universale”. “L’Elba – ha aggiunto – è un’Italia in piccolo, talmente diversa da una località all’altra da risultare sempre interessante e attrattiva”. Il progetto di rilancio dell’isola è pronto, dunque, e a detta del team degli addetti ai lavori potrebbe essere talmente innovativo da essere preso ad esempio come progetto pilota verso le esigenze del turismo del futuro.@tenews.it>@teleelba.tv>