LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

Proteste eclatanti se i nostri ragazzi non avranno risposte adeguate

di Renzo Mazzei (Associazione Incontriamoci in Diversi San Giuseppe – Onlus)

Proteste eclatanti se i nostri ragazzi non avranno risposte adeguate

Gentilissima assessore Mannucci, ho dovuto faticare non poco per capire il motivo del suo risentimento nei miei confronti, o meglio nei confronti delle mie parole, in effetti dopo l’incontro di mercoledì 11 non avevo più fatto alcun commento pubblico. Purtroppo entrambi siamo stati vittima di un probabile errore di impaginazione da parte degli amici ed ex colleghi di Tenews, infatti l’articolo pubblicato sull’edizione di giovedì 12 si riferisce a mie dichiarazioni rilasciate martedì 10, ovvero il giorno antecedente al nostro incontro e rilasciate dopo la mia partecipazione al “GLI” dell’Isis Foresi nel quale avevo appresso che lo stanziamento comunicato agli istituti era di euro 60.000. Gentile assessore, ci conosciamo poco, credo che quello di mercoledì scorso sia stato il nostro secondo incontro e quindi non pretendo che possa conoscermi bene come persona. Non sono un politico (già questa etichetta mi sta malissimo addosso), che vuole strumentalizzare le cose per fini, diciamo elettoralistici o propagandistici, anzi sono l’esatto contrari ovvero cerco di trovare sempre la soluzione dei problemi non preoccupandomi del fatto che le soluzioni trovate siano di destra o di sinistra, a riprova di ciò il fatto che ho reso pubbliche le lettere inviate ai rappresentanti elbani in consiglio provinciale solo quest’anno, dopo avere atteso invano loro risposte e dopo avere visto che nei fatti niente era cambiato, anzi si andava verso un peggioramento de servizio, non solo, alla riunione di mercoledì 11 non ero in rappresentanza del Comune di Marciana dove sono capogruppo di maggioranza, in quanto come noto mi sono dimesso dalla conferenza zonale sull’istruzione oramai oltre un mese fa, ma sono intervenuto, e credevo di averlo fatto presente chiaramente, come rappresentante dell’Associazione Incontriamoci in Diversi, invitato, telefonicamente, dall’assessore Jessica Muti, presidente della conferenza, alle ore 9 della stessa mattina, perchè per un disguido gli uffici preposti del Comune di Portoferraio non avevano inviato alcun invito all’associazione così come richiesto dall’assessore.

Se fossi uno che vuole fare polemica o sfruttare “politicamente” certo avrei potuto cavalcare questi episodi, ma non è nel mio stile. Sono intervenuto e appreso dalla sua viva voce che la somma effettivamente messa a disposizione dalla provincia è di 114mila euro per l’intero anno scolastico ma ho anche appreso che i disabili che frequentano gli istituti superiori dalla provincia sono 178 ed allora ho fatto un rapido calcolo ovvero ho diviso l’importo messo a disposizione per il numero dei disabili il risultato è di 640,00 euro a ragazzo per l’intero anno scolastico, a questo punto dividendo ancora questo importo per il costo orario di un educatore (circa 18-20 euro l’ora) si ottengono 35 ore e mezzo per l’intero anno scolastico, ora stabilito che l’anno scolastico festività incluse è di circa 35 settimane, ecco che otteniamo il risultato di un ora a settimana a studente. Per quanto esposto prima, e in considerazione del fatto che lunedì 16 ci sarà una riunione a Livorno con i Vostri dirigenti, quelli scolastici ed i responsabili dall’ ASL, ho suggerito di cercare un modo diverso di impiegare queste poche ore. Ho proposto di unire le ore di più ragazzi, per creare dei percorsi condivisi con i compagni normodotati (altrimenti che integrazione è?), in modo da dare significato positivo a questa proposta e non creare delle classi differenziali.

Però gentile assessore, questo non è possibile farlo con tutti i ragazzi e con tutti i tipi di handicap e soprattutto la scuola è iniziata l’11 di settembre, e la riunione si farà il 16, secondo lei quando i diversamente abili potranno avere una risposta concreta? Vede gentile assessore, non solo un piccolo politico di paese, sono soprattutto il genitore di un ragazzo disabile “grave”, che da 12 anni si confronta, oltre al resto, con i problemi di una scuola dove si fanno fiumi di parole ma di fatti ne ho visti fare pochi, molto pochi, anzi si fa di tutto per far sentire di diversamente abili e le loro famiglie degli handicappati.

Nella speranza che quanto sopra abbia contribuito a fare chiarezza, ma soprattutto che serva di stimolo per cercare di dare una risposta concreta a un reale bisogno la saluto cordialmente preannunciandole che la mia protesta non finirà oggi, ma che se i nostri ragazzi non avranno interventi adeguati metterò in atto altre, più eclatanti forme di protesta.

***

Gentile Mazzei, non c’è un errore di “impaginazione”: le dichiarazioni sono state rese martedì 10 e pubblicate, come risulta, nella notte di mercoledì, cioè poco più di 24 ore dopo. Non era certo nostra intenzione provocare imbarazzo a lei o alla sua associazione, che compie un lavoro ammirevole, ma rientra nella normalità, a volte, non pubblicare tutto immediatamente. Non era possibile prevedere che queste dichiarazioni sarebbero state valide per appena un giorno e d’altra parte potevano essere smentite o rettificate nei giorni successivi, una volta appurato che erano ormai – se comprendiamo bene – superate (almeno in parte) dalla realtà. Ci fa piacere che la situazione sia meno grave di quanto risultasse martedì e continueremo a informare su questo delicatissimo tema che attiene ai diritti di tutti. Cordialmente.