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“Stipendi tagliati per finanziare il sostegno? Elemosina”

Pochi giorni alla prima campanella e i problemi tornano, addirittura aggravati. Per il vicepresidente della Conferenza zonale sull'istruzione la decisione della Provincia garantisce solo un'ora alla settimana per studente

"Stipendi tagliati per finanziare il sostegno? Elemosina"

Nuovo anno scolastico, vecchi problemi. Mancano pochi giorni alla prima campanella e i problemi della nostra istruzione, al cambio dei governi e dei ministri, restano pressoché immutati. Una delle difficoltà sempre riscontrate negli ultimi anni, quella del sostegno ai ragazzi con disabilità, si ripropone anche stavolta – e nell’anno scolastico che sta iniziando sembra che sarà ancor più difficile trovare rimedio. Ieri abbiamo dato conto della decisione dell’Amministrazione provinciale, che ha confermato anche per il 2013 l’impegno per il mantenimento dell’assistenza specialistica agli studenti disabili delle scuole superiori. Oltre a destinare a questo importante servizio circa 60mila euro del proprio bilancio – hanno comunicato da Livorno – il presidente della Provincia, gli assessori e il presidente del Consiglio provinciale, “consapevoli dell’assoluta necessità di tale intervento, hanno messo a disposizione altri 50mila euro operando un taglio del 15% delle proprie indennità”.

Un bel gesto, ma un bel gesto che non basta. “Non è che l’elemosina che si risolvono i problemi” dice Renzo Mazzei, vicepresidente della Conferenza zonale sull’istruzione (e anche capogruppo della maggioranza al Comune di Marciana): “Apprendo con relativa soddisfazione la notizia che la Provincia di Livorno avrebbe stanziato 110mila euro per il finanziamento agli alunni disabili che frequentano le scuole superiori”, ha scritto Mazzei. Tutto a posto dunque? “Assolutamente no. La cifra stanziata, infatti e praticamente uguale, se non inferiore a quella messa a bilancio lo scorso anno, cifra che, fatte le opportune assegnazioni su tutti gli istituti superiori della nostra provincia, portava, lo scorso anno, ad ottenere un finanziamento pari ad euro 6.500 per l’ITC Cerboni e euro 4.000 per l’Isis Foresi, il che, come più volte detto e scritto, si traduceva in interventi di circa un’ora a settimana per alunno”. “Allo stato attuale delle cose – spiega – così come accaduto lo scorso anno, gli studenti disabili si vedranno assegnate 9 ore di insegnate di sostegno e un ora di educatore per un totale di 10 ore settimanali sulle 27 previste dall’orario scolastico. Cosa faranno questi ragazzi nel tempo restante ? Verrà chiesto alle famiglie di tenerli a casa? Verranno affidati al personale ATA ? Verranno cumulate le ore e in modo che un insegnate abbia, ad esempio 3 ragazzi, creando così una sorta di classe differenziata? Vale la pena di ricordare, che l’Italia ha bandito da decenni, le scuole differenziate per i portatori di handicap, scegliendo la strada dell’integrazione”.