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L’illuminazione ai primi dell’Ottocento

di Marcello Camici

L'illuminazione ai primi dell'Ottocento

L’illuminazione notturna della città di Portoferraio era nei primi anni dell’ottocento uno dei molti problemi che l’amministrazione comunale, la Magistratura comunitativa come allora si chiamava, dovette risolvere per dare “illuminazione in tempo di notte”. Non esisteva l’illuminazione elettrica e le lampade erano alimentate ad olio il cui prezzo d’acquisto faceva notevolmente aumentare il costo dell’illuminazione.

Nell’adunanza del Consiglio Generale tenutasi il 25 gennaio 1816 la Magistratura di Portoferraio ritiene utile dare in accollo il servizio dell’illuminazione. Così scrive Guidoni, cancelliere comunitativo per tutte e quattro le comunità dell’Elba,residente in Portoferraio “Considerato che può essere utile di dare in accollo il mantenimento dei Lampioni che servono ad illuminare la Città in tempo di notte come lo era in passato ,deliberano e ordinano invitarsi tutti quelli che optar volessero al Cottimo del suddetto mantenimento dei Lampioni ad avere nel termine di giorni otto esibite in questa Cancelleria le rispettive Loro Istanze chiuse e sigillate con prevenire che sarà preferito Quello che farà una minore e così più vantaggiosa offerta e ciò per il tempo a termine di mesi dieci vale a dire dal dì primo Marzo a tutto Dicembre del corrente anno 1816,con i seguenti oneri
1° l’Accollatario dovrà a tutte sue spese accendere i Lampioni tutti quei giorni dell’anno che il chiaror della Luna non gli renderà inutile
2°i suddetti Lampioni saranno impreteribilmente accessi tutte le sere a ore ventiquattro e mezzo ed avere soltanto olio che serva almeno ad una ora dopo la mezzanotte
3°tutte le volte che per negligenza dell’Appaltatore sarà trovato spento uno o più Lumi nel tempo stabilito si faranno riaccendere dal Provveditore delle Strade a tutti danni e spese del medesimo Appaltatore
4°lo stesso Appaltatore ogni Mese scaduto avrà il diritto di esigere la Rata della prestazione del Cottimo,meno tutte quelle detrazioni che dovesse soffrire non adempiendo ai sopra enunciati patti
5°le Istanze da presentarsi come sopra oltre l’Offerta dovranno contenere la nomina di un idoneo Mallevadore che approvato che sia dal Magistrato Loro dovrà solidamente obbligarsi col Cottimante
6° e finalmente le Spese di Contratto ,Registro o sia Gabella ,Carta Bollata ed altro saranno a carico del ridetto Appaltatore.
Ed il tutto convalidano con legittimo Partito di voti fav.4.Contrari nessuno”(Partiti dal 22 dicembre 1815 al 27 dicembre 1817,(24) E6. Carta 22,23. ASCP)
V’erano luoghi nella città di Portoferraio che “in tempo di notte” dovevano essere illuminati anche quando “il chiaror della Luna non gli renderà inutile”.Questi luoghi erano quelli dove si esercitava un servizio,una funzione comunitativa importante come il tribunale,la residenza del governatore,la residenza della magistratura comunicativa ecc.
L’Auditor Vicario,il giudice del tribunale,sa di tutto questo ed invia una lettera alla Magistratura Comunitativa sull’argomento. La Magistratura, investita della questione, risponde “Inerendo alla lettera del Sig.Auditor Vicario convengono stabilirsi, conforme si pratica per tutti i Tribunali,il Lampione al Palazzo Pretorio in tempo di notte e stanziano lire cento per il mantenimento detto Lampione in quest’anno 1816 da pagarsi dietro presentazione a quel Messo o altro Soggetto che sarà destinato dal Sig.Auditor Vicario ad accendere il Lume e a custodire e mantenere il detto Lampione .E ciò con partito di voti 4 tutti favorevoli” (Idem come sopra.Carta 24. ASCP).
Nel mese di febbraio del 1816 la Magistratura di Portoferraio delibera per “Accollo per il mantenimento del Lampioni al Sig Gaspero Gasperini…. Deliberano e rilasciano Accollo a Cottimo al Sig. Gaspero Gasperini il mantenimento dei Lampioni ch servono ad illuminare la Città in tempo di notte e termine di mesi due dal dì prossimo primo Marzo a tutto Dicembre di quest’anno con il Canone o sia prestazione al ragguaglio di lire due mila l’anno che per detti mesi dieci sono lire 1666.13.4 con tutti i patti di che nella loro deliberazione del dì 30 gennaio prossimo passato da riportarsi nella scritta d’Accollo,e con l’obbligo altresì all’Accollatario del mantenimento di tutti gli utensili e mobili destinati all’oggetto predetto da consegnarsi allo stesso Accollatario per messo dell’un opportuno Inventario: ed approvano per abile et idoneo di Lui Mallevadore Solidale il Sig. Antonio Allori. E tutto convalidano con legittimo partito di voti 5 Favorevoli. Contrari nessuno. Non rendente il sig.Vincenzo Foresi suocero dell’Accollatario”(Idem come sopra. Carta 26. ASCP).
Le spese preventivate nel bilancio di previsione del 1816 per il mantenimento dell’illuminazione “in tempo di notte” sono però ritenute eccessive dall’autorità superiore (Uffizio Fossi di Pisa) per cui la Magistratura interviene a giustificare tale spesa “…le lire 2350 sono state fissate dopo le diverse esperienze fatte e secondo l’attual prezzo dell’olio, non vi è dubbio che chi ne prendesse l’impresa rischierebbe una perdita completa.. “(Idem come sopra. Carta 51.ASCP).
La Magistratura viene a trovarsi in difficoltà e deve rivedere nel bilancio di previsione la spesa per l’illuminazione onde ottenere l’approvazione del’autorità superiore. Dopo aver rivisto il bilancio di spesa e ottenuta l’approvazione dall’autorità superiore,non solo era trascorso tempo per cui, come dopo vedremo non ebbe effetto l’aggiudicazione al Gasperini “nella circostanza di non sapersi se una tale spesa potesse venir sanzionata dal’Autorità superiore” ma anche altre difficoltà insorgono perché interviene sulla questione pure il Governatore della città di Portoferraio con un “biglietto” .Così scrive il cancelliere nell’adunanza del 23 settembre 1816:“Letto il Biglietto di S.E. questo Sig. Governatore in data del 22 Mese stante,pervenuto a me Cancelliere in questa mattina,con il quale la prelodata S.E. rilevando che essendosi l’I.R. Governo degnato approvare nel Bilancio di Previsione l’Articolo di Spesa riguardante l’illuminazione in tempo di notte di questa Città col mezzo dei soliti lampioni , è duopo che questa saggia misura abbia il suo pronto effetto affinchè la detta Illuminazione principi anzi sia posta in attività il primo del prossimo Mese d’Ottobre con quant’altro.” (Idem come sopra. Carta 87. ASCP).
Davanti a questo “biglietto” del Governatore letto dal cancelliere,la Magistratura prende atto del problema e “Veduta l’stanza accompagnata col sullodato Biglietto,con la quale il Sig. Gaspero Gasperini domanda di essere preferito nell’appalto cui si tratta alle condizioni già concertate con S.E. il Sig Governatore, allegando di avere con pubblica soddisfazione servita questa Comunità in rapporto alla predetta impresa.
Veduta ed esaminata pure la memoria rimessa col preaccennato Biglietto,che in sostanza contiene le condizioni e i patti da stipularsi per l’Illuminazione notturna della Città e per gli ultimi tre Mesi di quest’anno e per un triegno computabile dal primo Gennaio 1817, le quali condizioni sono quelle stesse dal Sig. Governatore concertate con il presente attendente Gaspero Gasperini. Considerato che il progetto è molto utile giacché nei tempi andati si è sofferto una maggiore spesa di quella che ora si domanda,mentre ha oltrepassato le lire 200 il Mese nel tempo che con il progetto suddetto viene ad assicurarsi un miglior servizio sotto gli auspici del Governo e sotto la sorveglianza degl’agenti di Polizia. Considerato che il suddetto Gasperini nell’adunanza de 10 febbraio prossimo passato come il miglior offerente li venne aggiudicata l’Impresa dell’Illuminazione Notturna per lire 1666.13.4 il Mese,il che non ebbe effetto nella circostanza di non sapersi se una tale spesa potesse venire sanzionata dall’Autorità Superiore e che in conseguenza vi potessero esservi i mezzi per farvi fronte. E che lo stesso Gasperini contentandosi oggi di una minore prestazione merita di essere preferito.
Considerato pure che può essere utile di aomentare un Lampione ai dieci portati nella memoria di S.E. il Sig. Governatore,quale è quello che esiste nella strada di via Ferrandini che è la più comoda per salire al Palazzo del Governo ed al Forte Stella e veduto che è nelle facoltà del Magistrato Loro di far un tale aumento. Doppo di che richiamato in adunanza il rammentato Sig. Gaspero Gasperini, il quale dopo essersi dichiarato di ben conoscere tutte le condizioni e patti contenuti nella ridetta Memoria in calce alla medesima si è formalmente obbligato al puntuale adempimento delle stesse condizioni a Patti .E sembrando finalmente vantaggioso per tutti i rapporti l’avanzato progetto,deliberano,rilasciano e rilasciano in Accollo e Cottimo al Sig.Gaspero Gasperini di questo luogo l’Illuminazione Notturna della Città col mezzo di undici Lampioni e per la mensuale prestazione di lire cento trentadue e così nella ragione di lire dodici per ciascun Lampione che li verranno consegnati in buon grado nel quale dovrà restituirli alla terminazione dell’appalto e di tutte le spese occorrenti per l’accensione dei medesimi niuna esclusa né eccettuata e ciò per il tempo e termine non solo degli ultimi tre Mesi del corrente anno,quanto ancora per un triegno successivo compatibile dal dì primo gennaio 1817 e con tutte le condizioni e patti saviamente proposti e concertati da S.E. il Sig. Governatore dettagliatamente espressi nella Memoria accompagnata col prelodato di Lui biglietto di 22 Mese cadente,la qual memoria munita dell’accettazione obbligazione e firma dell’Impresario Sig. Gasperini si dovrà riguardare come facente parte integrale della presente Loro Obbligazione.E il tutto convalidano con legittimo Partito di voti favorevoli 4 nessun contrario,salva la Suprema Approvazione.
Inerendo al contenuto della precedente Loro Deliberazione commettono il Sig.Provveditore di Strade mediante il conveniente inventario e ricevuta in calce di esso,di dare al Sig. Gaspero Gasperini Appaltatore dell’Illuminazione di questa Città in tempo di notte per la consegna di n° undici lampioni che dovranno essere accesi a datare dal primo di ottobre prossimo e dei loro utensili scale e quant’altro autorizzando lo stesso Provveditore a far rimettere i cristalli che possono mancare alli stessi Lampioni e di fare i medeismi ripulire e riporre in buon grado,riservandosi di stanziare la spesa per ciò occorrente, dietro l’esibita delal conveniente Nota. Convalidando ciò con Partito voti favorevoli 4,Contrari—“(Idem come sopra. Carta 88,89. ASCP)

Fine prima parte


ASCP: Archivio storico comune Portoferraio