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Che senso ha la polemica sulle manifestazioni di piazza?

di Cecilia Pacini (Italia Nostra ElbaGiglio Fai - Fondo per l'Ambiente Italiano)

Che senso ha la polemica sulle manifestazioni di piazza?

In questo gioco pirotecnico di musica, concerti, feste e bagni di folla di queste settimane, mi permetto di inserire una piccola segnalazione di altre iniziative che, se pure meno spettacolari, sono più raccolte, più ridotte come pubblico e come dimensioni, ma altrettanto e forse più incisive nel lento ma continuo progredire e seminare una ricchezza culturale che ci è più propria e che riesce a sopravvivere anche all’impatto forte e rumoroso di agosto. In ogni parte dell’Elba nascono infatti sempre più iniziative “minori”, che, nate anni fa timidamente come manifestazioni di nicchia, adesso hanno sempre più successo e si consolidano, rendendo peculiare un certo paese o una certa parte dell’isola. Non si tratta di eventi slegati, ma di iniziative che piano piano hanno stabilito una certa continuità nel tempo, che sviluppano e mantengono un filo conduttore capace di assicurare logica e continuità tematica, valida oltre l’indigestione cacofonica di agosto.

E’ impossibile elencarle tutte adesso, perché fortunatamente ce ne sono tante, se pure da valorizzare come meriterebbero. A Portoferraio posso offrire due esempi. Uno è la sala della Gran Guardia, perché è attiva, sempre propositiva e con un programma di eventi interessantissimi non solo adesso ma davvero tutto l’anno, con una concezione modulare delle iniziative che permette di trasformarla di volta in volta in un salotto classico, elegante, o moderno, o contemporaneo, grazie a mostre pittoriche o fotografiche che fanno da cornice, settimanalmente, a conferenze altrettanto varie, ma sempre con un filo che le lega, di collegamento tra l’Elba e la Storia o la Cultura.

L’altro luogo meraviglioso di Portoferraio, che, nonostante tutta l’incuria che lo circonda, brilla e risplende di una inconfondibile bellezza sua propria, è la Torre della Linguella, luogo privilegiato per mostre e conferenze. Questa settimana un gruppo di artisti propone una sua versione moderna dell’arte, che trova in Alex Rinesch e Cristina Sammarco Pennetier degli interpreti di prestigio, insieme ad altri artisti. Alex espone in contemporanea con Praga una suggestiva interpretazione del valore catartico delle coste mondiali, le nostre insieme a quelle di India, Brasile… (Potrebbe una sua proposta di installazione di concezione contemporanea sul piazzale della Torre, indicante la fiaccola dell’arte, sostituire gli scontati e carissimi fuochi d’artificio prossimi?) Caterina riesce con la sua grazia e sensibilità a metterci in sintonia con i colori cangianti e così peculiari del nostro mare. Un accompagnamento musicale di arpa sorprende, per la mancanza di sdolcinature, e per la capacità di catturare l’attenzione dei visitatori come a un concerto.

La buona volontà e l’entusiasmo dei nostri amministratori è encomiabile, fa piacere notare come tutti in questo momento siano entusiasti, partecipi e freneticamente coinvolti in eventi e manifestazioni. Ma agosto sta per finire, le giornate sono già più corte, il sole sparisce un’ora prima che a luglio, e allora, cosa ci rimarrà a settembre, a ottobre? C’e’ davvero bisogno di tutti questi mai eventi tutti insieme, per un’isola già piena in questo momento? Qual e’ la ragione ultima di tutti questi ultimi eventi: il commercio durante queste serate? l’aumento delle vendite dei negozi? La polemica a Portoferraio su questo tema e’ indicativa.

Investiamo davvero, a lungo termine, con progetti mirati e con continuità, con un filo logico che leghi l’Elba sotto il profilo storico, artistico, commerciale, industriale, professionale, educativo e scolastico. Rendiamoci conto che l’Elba e’ piccolissima, è una goccia in un mare di realtà molto più all’avanguardia di noi, che stiamo ancora qui a dibattere su quisquilie e non affrontiamo il nodo reale del nostro futuro, credibile e sincero.