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Nuovi confini del Parco nazionale: la proposta di Portoferraio

L'idea è di escludere dall'area protetta zone a insediamento diffuso come Scaglieri, Biodola e Capannone, per includerne altre ad alto valore paesaggistico come Puntale e Acquaviva, che devono essere tutelate. Il "saldo" fra uscite ed entrate è positivo per 13 ettari. Peria parla a TeleElba

Nuovi confini del Parco nazionale: la proposta di Portoferraio

Il Comune di Portoferraio ha presentato al Parco Nazionale e al ministero per l’Ambiente una proposta di nuova perimetrazione dell’area protetta. L’idea è quella di prendere atto degli errori fatti nel definire i confini del parco “che possono essere individuati- ha spiegato il sindaco di Portoferraio- solo con un ente già presente e operativo e dopo che si vedono nuove necessità e incongruenze”. Il Consiglio comunale quindi ha approvato una proposta di modifica della perimetrazione, che il sindaco, Roberto Peria, ha spiegato ai microfoni di TeleElba, precisando che “il primo che dovrà dirci se va bene è il presidente del Parco nazionale, noi siamo a disposizione di tutti”.

Oltre al Viticcio, la richiesta è di togliere dall’area protetta anche tutta la parte che arriva fino alle zone alberghiere di Scaglieri, Biodola e Capannone, e di inserire invece la parte sottostrada del Puntale, di Acquaviva e ancora la zona dell’Ottone e di Casa Fantozzi. Un saldo attivo comunque, perché a fronte di 31 ettari che Portoferraio chiede di togliere dalla perimetrazione del Parco ne verranno inseriti 44, con un incremento di 13 ettari di zona protetta.