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Cardin: “L’amputazione? Non mollo, pronto a compiere nuove imprese “

Uno dei due "Messaggeri del mare" ha subito un delicato intervento. Ma dice: "E' un'altra opportunità, affronto la vita con più slancio". Un'altra lezione che dà a tutti un vero campione di sport e solidarietà

Cardin: "L'amputazione? Non mollo, pronto a compiere nuove imprese "

Lui è un campione di sport e solidarietà e si è dovuto amputare parte della gamba destra. Un fatto che lui definisce una rinascita, una nuova opportunità della vita che gli permetterà, con ancora maggiore forza, di compiere le numerose nuotate dei “Messaggeri del mare”, ormai chiamati in ogni parte dello Stivale. Non solo, prossimamente saranno in Germania, in un’altra missione per la tutela ambientale. Lui è Lionel Cardin, il compagno di avventure di Pierluigi Costa da Chiessi. Il cinquantenne di origine francese, odontotecnico, elbano di adozione, che condivide le esperienze dal 2003 e quindi celebrerà presto i 10 anni di impegno, si è dovuto amputare la gamba in seguito a vecchio problema conseguente un incidente stradale di molti anni fa. “Per me è una nuova sfida, io non mollo mai – dice Lionel – Ora sono più tranquillo. Il tormento che mi dava la gamba malata, per via di uno streptococco invincibile, è sparito. Non c’è più una parte di gamba ma sono un uomo nuovo, ho la protesi e mi sento più forte. E’ un’altra opportunità che la vita mi dà. La vita è bella e va vissuta fino in fondo e ci sono problemi molto peggiori di questo, per tanta gente più sfortunata. Affronto il futuro con maggiore slancio, insieme a Pierluigi e tutti gli altri del team”. Non poteva che esprimersi così un campione di sport e di solidarietà. Ora si sta già allenando per le future imprese. “Abbiamo vari impegni – ricorda Costa -intanto il 29 agosto saremo a San Piero per una serata in cui ricorderemo le nostre imprese, dedicate all’ambiente abbinato al nostro sport dell’andar per mare, nuotando senza muta. Poi ci aspettano in Germania in un evento di due giorni in cui potremo far conoscere il nostro impegno, durante una fiera internazionale. Infine faremo una nuotata, in inverno, davanti agli impianti di Taranto, per lanciare un messaggio di una nuova aurora, quella necessaria a vincere l’inquinamento che l’uomo provoca con le industrie”.