Bicentenario napoleonico all’Elba, eventi per tutto il 2014

Si sono riuniti nella Villa dei Mulini a Portoferraio i soggetti istituzionali che promuovono le celebrazioni per il bicentenario dell’arrivo e della permanenza di Napoleone all’Elba. Alla riunione erano presenti la Direzione Regionale per i Beni Culturali della Toscana, la Soprintendenza, la Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, la Regione Toscana, la Provincia di Livorno, i comuni di Portoferraio e Marciana. E su invito della provincia è stata accolta anche la proposta di inserire tra i soggetti promotori il comune di Piombino con la motivazione che il principato di Piombino è stato retto per anni da Elisa Bonaparte Baciocchi. Tra gli enti, a breve, verrà stipulato un protocollo di intesa per l’istituzione di un tavolo tecnico organizzativo che vede come capofila il comune di Portoferraio, in collaborazione con la fondazione Crl e la direzione dei musei. A cinque mesi dal 2014 sono state individuate le proposte per le celebrazioni del bicentenario per promuovere l’Elba “quale polo turistico culturale, tenuto conto che il turismo culturale è l’unico a registrare andamenti positivi in questi ultimi anni”. Eventi di punta saranno alcune mostre allestite nelle due residenze, accompagnati da rievocazioni storiche. “Intento condiviso da tutti – ha comunicato l’assessore portoferraiese alla cultura, Antonella Giuzio – è quello di coordinare una pluralità di iniziative mostre, manifestazioni a tema, che trovino spazio nel corso di tutto il 2014 fino al febbraio 2015”. A breve saranno organizzati incontri con gli operatori che, nel frattempo, si dichiarano all’oscuro di tutto e in difficoltà nel promuovere la stagione 2014. “Ad oggi non sappiamo ancora niente su quali eventi saranno organizzati per il bicentenario napoleonico – ha commentato il presidente dell’Associazione Albergatori Elbani, Massimo de Ferrari – da tempo chiediamo di sapere quali manifestazioni si prevedono ma ancora siamo all’oscuro, come ho già fatto presente all’assessore Giuzio non mi sembra questo il modo corretto di rapportarsi con il territorio”.