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“Ecco i liquami che dal fosso si gettano in mare a Portoferraio”

Amore: "Mi auguro che chi è sensibile alla vita degli animali si rechi nella zona industriale e verifichi"

"Ecco i liquami che dal fosso si gettano in mare a Portoferraio"

Presso la Zona industriale di Portoferraio, da anni e in alternanza, uno dei “fossi” è in questo periodo purtroppo adibito alla ricezione di enormi quantitativi di liquami. I colori dello stesso vanno dal chiaro quasi bianco al nero, colore il quale, indica la presenza, oltre che di fognatura intesa come in forma liquida, anche di residui solidi tossici e maleodoranti. Quindi il fondale di questi fossi,oltre al passaggio dei liquami, viene anche ricoperto, da uno strato di fango nero e pericoloso per lo stesso fondale, poiché questi residui solidi con la loro carica nociva, innescano un processo di putrefazione perenne,che inquina buona parte del fondale circostante, rendendolo anch’esso di colore nero e invivibile per diverse specie di alghe e animali. Questo fenomeno a cui mi riferisco è inedito e importante da sapere e tenere a mente visto che si verifica in altre situazioni analoghe su tutto il territorio elbano. Il liquame, spinto dalla gravità e anche dalla fame, di chi non fa certo il proprio dovere, si riversa in mare entrando in un bacino situato nella zona del cantiere Edilnautica, mescolandosi ad altre fogne a cielo aperto,aumentando di conseguenza il volume dei fanghi tossici già esistenti. Successivamente il liquame, entra in un canale largo circa 25 metri gettandosi direttamente nel Golfo di Portoferraio, dove ad attenderlo, ansiose, ci sono altre fogne a cielo aperto. Nel bel mezzo di questa “sinfonia fognaria” devono, perché è il loro istinto che comanda,viverci come ho visto pulcini di papere e altri volatili, serpenti, rane, pesci etcc. e non è difficile trovare animali appena morti e tutto questo solo nei “fossi”. Per importanza, e completezza e come dovuto,questo come altri documenti inerenti agli inquinamenti,sono stati inviati alla locale Capitaneria di Porto. Io no, ma mi auguro, che chi è sensibile alla vita degli animali oppure, chi nutre dubbi su quanto scritto, traendo spunto, semplicemente, si rechi nella zona industriale e verifichi quanto sopra descritto.

Giancarlo Amore